Valentina Nappi contro Pillon per il filtro ai contenuti per adulti sul web Valentina Nappi contro Pillon per il filtro ai contenuti per adulti sul web

Filtro per i contenuti a luci rosse sul web, Valentina Nappi contro Pillon: “Rischiate di farmi entrare in politica”

ROMA – Scontro tra Simone Pillon, senatore leghista, e l’attrice a luci rosse Valentina Nappi.

Pillon è finito nel mirino della Nappi per la proposta di introdurre una sorta di parental control che crei un filtro ai contenuti per adulti sul web, contenuta nel maxiemendamento presentato dal partito di Salvini e accolto.

La modifica si trova nell’articolo 7 bis della Legge sulle Intercettazioni ed è relativo a “sistemi di protezione dei minori dai rischi del cyberspazio”.

Il testo dice che il materiale a luci rosse su internet in Italia sarà bloccato automaticamente: solo il titolare del contratto del servizio, maggiorenne, potrà riattivarlo, rimuovendo il filtro attraverso una esplicita richiesta al proprio gestore di telefonia.

Il testo finale va convertito in legge entro il 29 giugno.

Ora si trova alla commissione trasporti della Camera, ma potrebbero non esserci più i tempi tecnici per una modifica.

La proposta di Pillon e la replica di Valentina Nappi

“I bambini, secondo la sinistra – così risponde Pillon alle prime critiche – dovrebbero stare chiusi in un cesso a fumare droga o a rimbecillirsi di por**grafia?

Noi abbiamo altre proposte per i nostri figli, ma per carità, ognuno educhi i propri figli come crede bene.

I genitori avranno semplicemente una password, con cui potranno bloccare, sbloccare o anche disinstallare i filtri. Ognuno faccia la sua scelta. E si assuma le sue responsabilità”.

E così Valentina Nappi ha detto la sua: “State rischiando di farmi entrare in politica”, ha scritto sui suoi profili social, rilanciando la notizia del “filtro”.

Poco dopo è arrivata anche la replica di Pillon: “Alla por**star inca**ata chiedo: mostreresti le tue performances a un bambino o a una bambina di 7-8 anni?

Se la risposta è NO, allora siamo d’accordo. Il nostro emendamento va in quella direzione. Se la risposta è SI, fatti curare da uno bravo, e sta’ lontana dai bambini”. (fonte IL GIORNALE, TWITTER)

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