Pippo Civati vs Cancellieri: “Nel Pd o sono troppo taciturni o imbarazzati”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Novembre 2013 - 11:23 OLTRE 6 MESI FA
Pippo Civati vs Cancellieri: "Nel Pd o sono troppo taciturni o imbarazzati"

Pippo Civati (Foto LaPresse)

ROMA – ”Non mi è piaciuta l’autodifesa della Cancellieri. E nel mio partito, o sono troppo taciturni o troppo imbarazzati”. Pippo Civati, candidato alla segreteria del Pd, commenta in un’intervista a Repubblica il caso Fonsai e la telefonata del ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri.

Civati spiega di non aver trovato convincente l’autodifesa della Cancellieri, che ha dichiarato di essere vittima di “un attacco politico” e di sapere di “aver agito correttamente”, e del Pd dice:

”Ci sono quelli che se ne stanno zitti, per paura di interferire con il governo e metterlo nei guai. E quelli che, come Epifani o come il responsabile giustizia Leva, sollevano il caso ma senza trarne fino in fondo le conseguenze. Ma, se è grave, è grave”.

Il candidato alla segreteria del Pd dichiara:

“Meglio avrebbe fatto il Guardasigilli a rimettere subito il suo incarico a disposizione del presidente del Consiglio. Poi, sarebbe stato Letta a decidere il da farsi”.

Secondo Civati, il governo chiederà il salvataggio della Cancellieri:

“come è successo con Alfano. Ma io resto molto critico, con tanti dubbi sul comportamento del ministro, con troppe zone d’ombra e poco lineare. Prima e dopo: quando è intervenuta per la scarcerazione della Ligresti e adesso che la rivendica. Senza un briciolo, quanto meno, di umiltà e di ripensamento”.

Civati ha poi dichiarato:

”Sento che la nostra gente è inferocita per la vicenda Cancellieri. Una storia che è lo specchio del solito rapporto privilegiato fra potenti, il paradigma del rapporto fra politica e società, e stavolta coinvolge un ministro di esecutivo targato anche Pd”.

E definisce “ipocrisie” le ragioni umanitarie della Cancellieri:

“‘Basta con le ipocrisie. O lo fa per tutti o per nessuno. Siccome il numero di telefono del ministro è nell’agenda di pochi fortunati, e non certo delle centinaia di detenuti che soffrono in carcere, il bel gesto del Guardasigilli mi pare proprio mirato e amicale”.