Pisanu e la voglia di grande centro. Spazio per un nuovo partito

Pubblicato il 19 Aprile 2012 - 14:02 OLTRE 6 MESI FA

Beppe Pisanu (LaPresse)

ROMA – Un nuovo partito, o come in genere preferiscono chiamarlo i fondatori di turno, un “nuovo soggetto politico”. Partito che dovrebbe collocarsi al centro, superare l’esperienza del Pdl, guardare a Pierferdinando Casini, Francesco Rutelli e forse anche a parte dei tecnici attualmente al governo.

E’ il progetto, secondo il Corriere della Sera, di Beppe Pisanu. A lungo democristiano, tra i primi a sposare Forza Italia e tra i primi a invitare Silvio Berlusconi a farsi da parte per lasciare strada a Mario Monti, Pisanu avrebbe già raccolto una trentina di parlamentari interessati al progetto. Prima i rappresentanti, insomma mentre per trovare eventuali elettori del nuovo partito ci sarà tempo.

“Lo stesso Pisanu – riporta il Corriere – nel corso di un incontro al Senato tra alcuni big del partito alla presenza di Ignazio La Russa, avrebbe tenuto un intervento durato una quarantina di minuti e chiesto una nuova legge elettorale e il superamento dell’attuale fase politica. Proprio oggi dovrebbe essere presentato un documento in tal senso che potrebbe essere la prima base programmatica del nuovo movimento”.

La novità che coinvolge il Terzo Polo e annunciata da Pierferdinando Casini è la ”riorganizzazione del partito” che il segretario Udc Lorenzo Cesa annuncerà venerdì, nella riunione della Costituente presieduta da Savino Pezzotta. Di fatto, l’azzeramento dei vertici e l’avvio di una struttura snella in vista della nascita del Partito della Nazione.

Sul nome è però intervenuto Francesco Rutelli spiegando che “la nuova aggregazione che nascerà dal Terzo Polo non si chiamerà Partito della Nazione”. ”Condividiamo in pieno la strategia: rafforzare il Governo e il suo sprint riformatore, mentre altri vorrebbero insabbiarlo”, premette Rutelli. ”Questo – continua – non significa arruolare oggi dei Ministri ad una parte politica. Si tratta di preparare la nuova aggregazione che amplierà il Terzo Polo che sarà un soggetto politico aperto a nuove personalità, non solo agli scontenti degli altri due Poli e, tanto meno una riedizione del vecchio centro-destra o la stampella moderata a una ipotetica maggioranza di sinistra”.