Tiro con la pistola a scuola? Per il sottosegretario Cossiga “è una disciplina olimpica, la cultura militare non c’entra”

Pubblicato il 28 Settembre 2010 - 19:41| Aggiornato il 19 Aprile 2012 OLTRE 6 MESI FA

Il progetto ”Allenati per la vita”,previsto da un protocollo d’intesa biennale siglato dall’ufficio scolastico regionale e dal Comando militare Esercito della Lombardia, ”non costituisce un’iniziativa finalizzata all’esaltazione della cultura militare, come strumentalmente è stato riportato da alcuni mass media”.

Niente elmetto in classe, insomma, per  il sottosegretario alla Difesa Giuseppe Cossiga che, sul tema, ha risposto ad una interrogazione in Commissione Difesa, alla Camera, ”Lo scopo del progetto – ha spiegato – è infatti quello di stimolare negli studenti la conoscenza e l’apprendimento della legalità, della Costituzione, delle Istituzioni e dei principi del Diritto internazionale.

Altro obiettivo è  quello di promuovere valori fondamentali, quali il senso di responsabilità e il rispetto delle regole, mirando, in particolare, ad una sensibilizzazione dei ragazzi verso gli aspetti negativi correlati al fenomeno del bullismo”. Per quanto riguarda, poi, ”le discipline sportive previste dal progetto sin dal 2007, quali le prove di tiro con l’arco e con la carabina ad aria compressa, queste rientrano – ha detto Cossiga – tra le specialità olimpiche e non possono essere assimilate a tecniche militari”.