Quando i politici scendevano i piazza: l’amarcord di Alemanno, Fini, D’Alema…

Pubblicato il 22 Dicembre 2010 - 10:42 OLTRE 6 MESI FA

Giorgio Almirante e, dietro di lui, Gianfranco Fini, a una manifestazione del Msi negli anni '70

Il centro di Roma oggi, 22 dicembre, è zona rossa: studenti in piazza, forse manifestazioni a sorpresa. Oggi come ieri, in questi giorni di proteste studentesche si sprecano i confronti con gli anni Settanta, “quando non esplodevano petardi ma colpi di pistola”, ricorda oggi Flavia Perina, direttore del Secolo d’Italia, deputata per Futuro e Libertà.

Lei, come molti altri che oggi siedono in Parlamento, hanno avuto un passato turbolento, scandito da manifestazioni, cariche della polizia, molotov. Anche il carcere per alcuni. Oggi Flavia Perina dice di voler andare a vederli da vicino questi ragazzi, per capire cosa li spinge a scendere in piazza.

Tra i politici di destra molti hanno una militanza giovanile nel Fronte della Gioventù Teodoro Buontempo si porta ancora addosso un soprannome di quegli anni. Nella politica romana è noto da sempre come Er Pecora, per via di “una giacca pelosa ma molto calda che avevo usato nel periodo in cui dormivo in una Cinquecento”. All’epoca il responsabile studentesco era Gianfranco Fini, il capo degli studenti medi era Maurizio Gasparri e il suo vice Gianni Alemanno.

Anche a sinistra l’amarcord appartiene a molti, persino insospettabili. Goffredo Bettini oggi è un pacioso dirigente del Pd. “Sì, un giorno guidai una carica anche io…”, ricorda. Anche Massimo D’Alema ricorda anni turbolenti: “Lanciai… Sì, lanciai una bottiglia molotov”, era il ’68, il periodo della sua dirigenza del Pci a Pisa.