ROMA – Ponte Morandi crollato, M5S: “Colpa governi passati”. Grillo nel 2014: “Fermiamo la Gronda con l’esercito”. “Durante la scorsa legislatura più volte sono state denunciate le condizioni precarie di Ponte Morandi e delle infrastrutture viarie di Genova”. Lo dichiarano Stefano Vignaroli e Paola Nugnes, capigruppo M5s nelle commissioni Ambiente di Camera e Senato. “È ridicolo sentirsi rivolgere accuse sulla presunta contrarietà al progetto Gronda mentre non si vuole vedere le evidenti responsabilità legate alla mancata manutenzione dell’opera e chiare responsabilità politiche legate al mancato intervento dei governi passati”.
“Certo che” il crollo del ponte Morandi “si poteva evitare: le condizioni visibili a tutti, non a un ingegnere, lasciano capire che la manutenzione non è stata fatta e per questo il ponte è crollato. Non è crollato per una fatalità ma perché non si è fatta manutenzione”. Queste invece le parole del vicepremier Luigi Di Maio il giorno dopo il crollo del ponte Morandi a Genova, 39 morti. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Anche secondo Di Maio la tragedia si sarebbe potuta evitare con un po’ di manutenzione, cosa non del tutto esatta in quanto stiamo parlando di uno dei ponti con più interventi di manutenzione in Italia.
Ma 4 anni fa, nel 2014, M5S e Beppe Grillo erano di diverso parere… Dopo l’alluvione che nel 2014 colpì la città di Genova, Grillo infatti denunciava lo spreco di denaro per le grandi opere: “6 per il terzo Valico e 3-4 miliardi di euro per la Gronda“. L’opera della “Gronda” avrebbe dovuto alleggerire il traffico sul Ponte Morandi deviando almeno i mezzi pesanti, ma Grillo lo etichettava come spreco di denaro e incitava il pubblico: “Fermiamoli con l’esercito”.
Inoltre a qualche ora dal crollo del ponte Morandi è spuntato sui social un comunicato dei Comitati No Gronda del 2013. Nel testo, ospitato sul sito del Movimento 5 Stelle, venivano spiegati i motivi della contrarietà alla Gronda di Ponente, una bretella autostradale progettata a Genova. Poi, a un certo punto, il comunicato cita espressamente il ponte Morandi.
“Ci viene poi raccontata, a turno – si legge nel documento – la favoletta dell’imminente crollo del Ponte Morandi, come ha fatto per ultimo anche l’ex presidente della Provincia, il quale dimostra chiaramente di non avere letto la Relazione conclusiva del dibattito pubblico, presentata da Autostrade nel 2009. In tale relazione si legge infatti che il Ponte “…potrebbe star su altri cento anni” a fronte di “…una manutenzione ordinaria con costi standard” (queste considerazioni sono inoltre apparse anche più volte sul Bollettino degli Ingegneri di Genova)”.