Ponte Morandi, ricostruzione: 2019 addio, è già 2020

Ponte Morandi, ricostruzione: 2019 addio, è già 2020
Ponte Morandi, ricostruzione: 2019 addio, è già 2020

ROMA – Con la nomina del Commissario alla Ricostruzione si è fatto un passo avanti decisivo perché Genova esca dall’emergenza: tre cose sono oggi sicure, il sindaco Marco Bucci condurrà le operazioni, Autostrade non parteciperà ai lavori, il nuovo ponte Morandi non sarà pronto prima del 2020. Nonostante promesse e rassicurazioni del Governo, è già troppo tardi perché si riesca a ricostruirlo entro il 2019 (Giuseppe Conte ai genovesi ieri: “Faremo di tutto per consegnargli il ponte entro la fine del 2019”).

Il lavoro in effetti è ancora allo stato iniziale, non c’è nemmeno un progetto definitivo, l’esclusione di Autostrade (che si riserva di fare causa allo Stato) aggiunge incognite e ostacoli, di ordine normativo, assicurativo, contabile ecc… Da 12 a 16 mesi ci vorranno, mette le mani avanti il neo commissario Bucci, ex manager pragmatico: prendendo per buono il limite di un anno e mezzo, il 2019 come dead line è ampiamente scavallato.

Bucci oggi si sente di garantire che “sarà fatto un lavoro di qualità per il ponte, ci potrebbero volere da 12 a 16 mesi”. “A me il progetto di Piano piace molto” ribadisce. All’ennesima domanda su chi rifarà il ponte, spiega. “Non precludo niente, su Autostrade ci sono dei problemi grossi che il Governo vuole sottolineare. Non so quale sarà il suo ruolo. Lo vedremo quando leggeremo le parole finali”. Sui soldi per fare il ponte “il meccanismo è piuttosto complesso, spiegheremo bene il modo in cui avremo i finanziamenti”.

 

 

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