Ponte Morandi, Toninelli: “Concessioni desecretate nonostante pressioni”. Caos in Aula: “Dacci i nomi”

Ponte Morandi, Toninelli: "Concessioni desecretate nonostante pressioni". Caos in Aula: "Dacci i nomi"
Ponte Morandi, Toninelli: “Concessioni desecretate nonostante pressioni”. Caos in Aula: “Dacci i nomi”

ROMA – “Nonostante le pressioni interne ed esterne subite, abbiamo messo a disposizione della collettività tutti i contratti di concessione delle autostrade”. Così il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, riferendo alla Camera sul crollo del Ponte Morandi, ha scatenato l’ira delle opposizioni. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Il ministro ha voluto rivendicare l’operazione trasparenza del governo, che ha pubblicato “sul sito web del Mit tutti gli atti e i relativi allegati”.

Parole che hanno suscitato la reazione immediata delle opposizioni e in Aula è scoppiata la bagarre, al grido di “Fuori i nomi di chi avrebbe fatto pressioni”. Proteste poi culminate con la richiesta da parte dell’ex ministro Pd Andrea Orlando di mandare “alla magistratura competente i verbali della seduta della Camera”. Il riferimento è proprio al passaggio in cui il ministro alle Infrastrutture ha parlato di presunte pressioni nei suoi confronti. Il presidente Fico ha spiegato che i verbali della Camera sono pubblici e possono essere consultati da chiunque. “Se ci saranno avvisi da parte della magistratura, li potrà richiedere tranquillamente”, ha detto.

“Autostrade fu un regalo di Prodi e D’Alema”

Parlando della concessione data ai Benetton, Toninelli ha poi girato il coltello nella piaga: “E’ giunto il momento di fare i nomi e i cognomi dei responsabili di questo gigantesco regalo della cosa pubblica ai privati: questo banchetto è iniziato sotto i governi di Prodi e D’Alema negli anni 90”.

“Il 1999 è l’anno della privatizzazione delle autostrade costruite con soldi pubblici e già quasi interamente ripagate; erano gli anni in cui lo Stato avrebbe potuto incominciare a trarre utili per lo sviluppo del Paese, guadagni che sono stati trasferiti ai privati”, ha sottolineato.

“Nel 2006-2007 è stata stipulata ancora sotto il Governo Prodi l’attuale convezione che regola i rapporti tra lo Stato e i concessionari. A conferma dell’affinità tra i governi di Centrosinistra e Centrodestra, che come Movimento Cinque Stelle abbiamo sempre denunciato, questa convenzione è stata poi blindata definitivamente addirittura con una legge dello Stato dal successivo Governo Berlusconi nel 2008. Così sono stati messi in cassaforte i privilegi dei concessionari privati. La continuità non si ferma a Prodi e Berlusconi, ma è proseguita fino ai Governi Renzi e Gentiloni”, ha detto il ministro.

Autostrade non ricostruirà il ponte ma lo pagherà

Toninelli ha poi ribadito che il governo non farà alcuna marcia indietro sui lavori di ricostruzione del Ponte Morandi. “Lasciarli” ad Autostrade per l’Italia, ribadisce, “sarebbe una follia e irrispettoso nei confronti dei familiari delle vittime”. La ricostruzione, rileva il ministro, “va affidata a un soggetto a prevalente o totale partecipazione pubblica dotato di adeguate capacità tecniche, mantenendo in capo al concessionario l’ovvio onere dei costi”. Tradotto: Autostrade per l’Italia non rifarà il ponte ma lo pagherà. Sulla ricostruzione del ponte, rileva Toninelli, “dovrà esserci il sigillo dello Stato”.

Aiuti per pagare i mutui

“Il Governo metterà in campo forme di aiuto in ordine alle rate dei mutui che molte famiglie sono costrette a pagare su immobili che non possono più abitare”, ha detto Toninelli. E non solo: “Aiuteremo anche le imprese, ricadenti nell’area del crollo, a riprendere i cicli produttivi, prevedendo forme di agevolazione fiscale o incentivi alla temporanea delocalizzazione”.

Case agli sfollati entro novembre

“Tutte le persone sfollate riceveranno una sistemazione entro 3 mesi”, ha assicurato il ministro, spiegando che “il totale del numero dei nuclei sfollati è oggi di 255 famiglie, per un totale di 566 persone”. e “gli alloggi pubblici messi a disposizione dei nuclei familiari sono ad oggi 170, di cui 88 alloggi sono stati già assegnati o opzionati”, ha aggiunto.

Concessioni future

“D’ora in avanti – ha detto ancora Toninelli – tutti i concessionari, pubblici o privati che siano, saranno vincolati a reinvestire gran parte degli utili nell’ammodernamento delle infrastrutture che hanno ricevuto in concessione e dovranno comprendere che l’infrastruttura non è una rendita finanziaria, ma un bene pubblico del Paese”.

Gestione cookie