ROMA – Quattro milioni di euro per “depolverare” i libri: recita così il bando della Camera dei deputati per l’assunzione di 26 dipendenti esterni da impiegare nella “manutenzione” dell’immenso e straordinario patrimonio librario di Montecitorio. A riportare i numeri di uno spreco che, per la ricchezza tutelata può apparire comunque meno vile di tanti altri sperperi, è ilportaborse.com
Migliaia, impolverati, accumulati in stanzoni e uffici, biblioteche, depositi. Libri, per gli esseri umani. Carta straccia, per i parlamentari, che notoriamente hanno cose più importanti da fare che leggere. Il patrimonio della Camera dei Deputati è immenso e preziosissimo, all’insaputa della casta, che si limita a portare a termine le gare d’appalto per “spolverarli”.
Libero e il Giornale che rilanciano la notizia, partono subito all’attacco del numero uno della Camera, Laura Boldrini. A inizio mandato il presidente di Montecitorio aveva infatti annunciato: “Ridurremo la mia indennità, e anche gli stipendi dei dipendenti di Montecitorio”. Ma alla faccia della spending review gli stipendi sono rimasti intatti e in data 23 maggio la Camera ha firmato un bando piuttosto oneroso che si intitola “servizio di gestione dei depositi librari” e rientra nella categoria “servizi ricreativi, culturali e sportivi”.
Certo, spendere 4 milioni in 4 anni, un milione l’anno, sembra eccessivo. E fa specie osservare che non sono sufficienti i 1551 dipendenti di Montecitorio: per la cura della Biblioteca sono necessarie altre 26 unità “per una prestazione effettiva pari a un monte ore di complessive 37548 ore all’anno”. Evidentemente, ironizza il quotidiano Libero, tra quei 1551 non c’è nessuno in possesso di una mansione specifica come quella di “depolverare volumi”.
Il bando scaduto il 9 luglio, richiede una mansione precisa e puntuale. L’appalto di durata quadriennale, riguarda tutto “il complesso delle attività di gestione dei depositi della Biblioteca della Camera dei deputati, di circolazione e distribuzione delle pubblicazioni, di fotocopiatura, di depolveratura del materiale librario, nonché lo svolgimento di attività ausiliarie”. I posti sono 26, il monte ore complessivo di 37.548 all’anno. Ma una volta scaduto il contratto, l’appaltatore è obbligato a riassumere tutti gli impiegati.
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