Post elezioni in Fratelli d’Italia: il 25 aprile di Rachele Mussolini, i camerati ringraziati dal consigliere piemontese, i saluti romani a Predappio del neoconsigliere triestino.
Rachele Mussolini e il post contro il 25 aprile
Rachele Mussolini, la sorellastra di Alessandra che a Roma ha preso 8.200 preferenze, ha un cognome pesante. Dopo il suo successo elettorale, in molti hanno deciso di ricondividere sui social una foto di due anni fa in cui la figlia del fratello del Duce ha in mano un cartello con su scritto “il 25 aprile festeggio solo San Marco”.
Lei, su Repubblica si è giustificata così: “Quella è una foto fatta due anni fa, riguarda il passato anche se capisco che tutto viene strumentalizzato. Ho sbagliato, l’ho fatto in maniera ingenua ma aveva un significato personale perché il papà delle mie figlie, il mio ex marito, si chiama Marco e ci siamo messi insieme il 25 aprile. In più forse era una provocazione, perché non si è mai arrivati ad una pacificazione nazionale“.
Torino, il consigliere di quartiere ringrazia i camerati
A Torino c’è chi è stato decisamente più esplicito e lo ha fatto in queste ore. Si tratta del consigliere di quartiere Massimo Robella sempre di Fratelli d’Italia. Sui social, Robella ha ringraziato i “tanti camerati di Torino che hanno lavorato per farmi entrare in circoscrizione. La destra sociale in Fratelli d’Italia“.
Robella, con 91 preferenze è entra nel consiglio della Circoscrizione 6 (Barriera di Milano, Falchera, Barca Bertolla), strappata dal centrodestra dopo 20 anni di governo del centrosinistra.
A Trieste Braccio teso e Duce, la foto del secondo più votato di Fratelli d’Italia
A Trieste infine, il neo consigliere sempre di Fratelli d’Italia Corrado Tremul, tre anni fa si era fatto fotografare con la posa impettita, lo sguardo fiero e coperto dagli occhiali da sole, la mano sinistra poggiata sulla testa bronzea di Benito Mussolini e il braccio teso per l’immancabile saluto romano.
Tremul è entrato in municipio come secondo eletto di Fratelli d’Italia con 350 preferenze. Oggi il neo consigliere dice: “Non lo rifarei più. Ho rispetto per i valori della nostra Costituzione”. E il sindaco Roberto Dipiazza (di Forza Italia e beccato nel 2017 a fare anch’esso il saluto romano) ha parlato della vicenda sminuendo il gesto di Tremul.