Posti nelle municipalizzate a ex sindaci e assessori: il balletto degli “incroci” per aggirare le norme

Un ex assessore o sindaco non potrà più essere amministratore di una società partecipata dal comune o dalla Provincia. Lo prevedono delle nuove norme appena varate che attuano, oltretutto a distanza di ben due anni, la legge dell’agosto 2008 sui servizi pubblici locali. Ma come mette in evidenza sul Corsera Sergio Rizzo, queste regole fanno acqua da tutte le parti e sono facilmente aggirabili.

Perché è vero che un ex sindaco di Brescia, ad esempio, non potrà fare l’amministratore di una “municipalizzata” bresciana, ma è anche vero che potrà farlo per una di un comune vicino, di una provincia vicina, o addirittura della sua stessa Regione o dello Stato. Perché nulla lo vieta. E allora ecco che parte un valzer di “incroci” e giravolte per aggirare i divieti.

Scrive Sergio Rizzo: “Gli ‘incroci’ sono casi frequentissimi, senza distinzione geografica o di schieramento. Uno al Nord: Giampaolo Chirichelli, ex assessore leghista della Provincia di Pavia, è presidente della Finlombarda, società della Regione Lombardia, nonché presidente dell’Asm di Pavia, controllata dai comuni del Pavese. Uno al Sud: Guglielmo Allodi, ex assessore diessino al Bilancio della Provincia di Napoli è amministratore unico dell’Air Avellino, azienda di trasporto controllata dalla regione. Per non dire di quanti finiscono nelle aziende statali. Senza nemmeno aver bisogno di essere degli ‘ex'”.

Leggi l’articolo originale da: Il Corriere della Sera

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