MILANO – ”Non mi volevo fermar lì per lui.. per la gloria cioè… mi fermavo lì nella speranza che mi dai qualcosina”. Così la modella brasiliana Iris Berardi fa riferimento, parlando al telefono con Imma De Vivo, un’altra delle ospiti alle feste di Arcore, a quella che i pm di Milano hanno definito la ”terza fase” delle serate nella residenza del premier, ovvero fermarsi per trascorrere la notte con Silvio Berlusconi ed avere in cambio più soldi rispetto alle altre partecipanti ai presunti festini.
In una intercettazione del 23 settembre 2010 agli atti dell’ inchiesta sul caso Ruby, che l’Ansa ha potuto consultare, la diciannovenne brasiliana parla con la De Vivo di una festa a casa di Berlusconi che si terrà di lì a due giorni, il 25 settembre. ”Sabato fa la cena un’altra volta. Ma tu torni?”, chiede la De Vivo alla Berardi, che risponde: ”non me lo chieder nemmeno… certo e non mi fermo…”. Le due ragazze, infatti, non sembrano soddisfatte di come sono andate le cose in una cena precedente, perché non avrebbero ricevuto i soldi che volevano. Infatti, la De Vivo si lamenta: ”sì sì sì perché dopo l’esperienza dell’ultima volta… è indifferente se ti fermi o meno…”.
E più avanti la Berardi racconta cosa è accaduto ad una precedente cena, facendo riferimento al presidente del Consiglio: ”quando io ti dico non voglio i tuoi due di merda e ti dico… no amò mi fermo qua io che posso cioè dai… lo sapeva bene che non mi volevo fermar lì per lui… per la gloria cioè… mi fermavo lì nella speranza che mi dai qualcosina”. I pm di Milano, nell’avviso di chiusura delle indagini a carico di Lele Mora, Nicole Minetti e Emilio Fede, parlano infatti di una terza fase nelle serate ad Arcore che consisteva ”nella scelta, da parte di Silvio Berlusconi, di una o più ragazze con cui intrattenersi per la notte in rapporti intimi”. E a queste ragazze ”venivano erogate somme di denaro” maggiori ”rispetto a quelle consegnate alle altre partecipanti”.
”Devi sapere che lui ci mette sempre alla prova… Lui vorrebbe che qualcuna sbagliasse così ti fa fuori… Vuole scacciare un po’ di gente”. Così una delle due gemelle napoletane presenti alle feste di Arcore, Imma De Vivo, si lamenta, parlando al telefono con Iris Berardi, del comportamento di Silvio Berlusconi con le ragazze che frequentano i presunti festini a luci rosse, perché secondo lei, ”si comporta come un bambino… cioe’ praticamente fa questi giochini loschi” per mettere una contro l’altra le giovani.
In una intercettazione del 23 settembre scorso, agli atti dell’inchiesta la showgirl napoletana commenta con la modella brasiliana il fatto che un’altra delle ragazze, Annina Visan, è riuscita a prendere ”qualcosa” dopo una precedente serata. ”Si comporta come un bambino”, dice la de Vivo e la Berardi ancora in modo più pesante: ”è proprio un pezzente”. E la De Vivo le spiega qual è il ‘meccanismo’: ”devi sapere che lui ci mette sempre alla prova… Lui vorrebbe che qualcuna sbagliasse così ti fa fuori (…) vuole mandar via un po’ di gente”. La Berardi, a questo proposito, racconta che in una festa precedente Berlusconi ”parlando così vicino alla Fico (Raffaella, ndr) ed alla Aris” ha detto ”ma le gemelline stavolta non dovevano venire”, riferendosi alle De Vivo, che si trovavano sempre ad Arcore.
”Tu c’hai più probabilità (…) che rimani magari, io sai che non so, dipende da lui se è nella facoltà e tutto…”. Con queste parole Barbara Faggioli, una delle ragazze presenti ad Arcore, commenta il fatto che Iris Berardi ha più chance di passare la notte nella residenza di Silvio Berlusconi. In un intercettazione dello scorso 19 settembre le due ragazze parlano di una cena ad Arcore che si terrà di lì a breve.
La Faggioli spiega alla Berardi: ”ho sentito lui in settimana che mi aveva detto della cena”. Stando al racconto della ragazza, il premier le avrebbe detto che la cena era ”confermata” e che aveva già sentito ”in settimana Iris, Maristelle, Nicole”. La Faggioli e la Berardi si organizzano dunque per la serata e a un certo punto Barbara dice a Iris: ”Tu c’hai più probabilità (…) che rimani”. Lei invece è dubbiosa sulla possibilità di trascorrere la notte ad Arcore, perché tutto ”dipende da lui se è nella facoltà”.