L’allarme del Csm sulla prescrizione breve: al macero 15mila processi

Pubblicato il 8 Aprile 2011 - 13:04 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Al Consiglio superiore della magistratura hanno fatto un calcolo: se passa la legge sulla prescrizione breve, quella che accorcia i tempi per gli incensurati, in primis Silvio Berlusconi, andranno al macero 15mila processi. Truffe, corruzioni, omicidi colposi. Con la prescrizione breve si estinguerebbero dopo 5 o 6 anni, una durata troppo breve per arrivare a sentenza definitiva.

Il Csm ha già bocciato il disegno di legge: “Una sostanziale amnistia”. Parole durissime che hanno scatenato i timori nella maggioranza. Già si profilano le prossime mosse del Quirinale che nel passaggio del ddl dalla Camera al Senato potrebbe chiamare il ministro della Giustizia Alfano per rivedere qualche dettaglio. E’ successo già per le intercettazioni, la scorsa estate, potrebbe succedere anche adesso.

Il ministro Alfano nonostante ciò, ostenta sicurezza. Ci sono alcuni dati e un precedente a rasserenarlo. I suoi tecnici gli hanno mostrato che oggi in Italia sono 170mila i processi che “muoiono” di prescrizione: l’allarmismo sui soli 15mila appare quindi ingiustificato. Il precedente: nel 2005 il presidente della Repubblica Ciampi firmò la legge Cirielli che a sua volta rimodulava i tempi della prescrizione. Il Capo dello Stato, allora, disse che era competenza del governo rivedere i tempi dell’estinzione dell’azione penale. Secondo la previsione di Alfano, quindi, la prescrizione breve passerà alla Camera per poi andare al Senato entro la prossima settimana dove resterà fino a maggio quando con ogni probabilità diventerà legge. In tempo per le amministrative e in tempo per mettere la parola fine al processo Mills che con i nuovi tempi si estinguerà prima dell’estate. Senza sentenza.