Prescrizione breve e pm ‘lento’ segnalato, il Pdl riscrive il processo

ROMA – Il relatore del testo sul processo breve Maurizio Paniz ha presentato la norma per tagliare al massimo i tempi di prescrizione per gli incensurati. ”Per gli incensurati – spiega lo stesso Paniz – il trattamento dovrà essere completamente diverso dai recidivi. L’interruzione della prescrizione per gli uni comporterà l’aumento di un sesto del tempo necessario a prescrivere, di un quarto per gli altri”.

Non solo, perché la novità più importante della riscrittura dell’articolo 5 del provvedimento riguarda l’obbligo di segnalazione al ministro della Giustizia e al procuratore generale della Cassazione, da parte dei capi dell’ufficio giudiziario, del magistrato che non ha concluso il processo nei tempi stabiliti dalla legge. Il pm ‘lento’ verrebbe quindi segnalato al ministero e quindi al governo.

Con l’intervento di Paniz, la norma del processo breve diventa di fatto una norma cosiddetta ”programmatoria”, cioè una norma che dà una sorta di indicazione sui tempi del processo e non più una misura che decreta la morte del processo solo per la sua lunghezza. Il che significa che il magistrato che non rispetta le fasi del processo previste per legge (3 anni dall’esercizio dell’azione penale fino alla sentenza di primo grado; due anni per l’appello e un anno e sei mesi per il giudizio di legittimità) rischia, al massimo, l’azione disciplinare.

Il capo dell’ufficio giudiziario, grazie alla proposta di modifica del Pdl depositata mercoledì sera, dovrà segnalare la ‘toga lumaca’ ai responsabili dell’azione disciplinare, cioè il Guardasigilli e il Procuratore generale della Corte di Cassazione. E in seguito a detta segnalazione si dovrà aprire un procedimento disciplinare nei confronti del magistrato nel quale quest’ultimo potrà spiegare motivi e ragioni del ritardo. Il progetto di legge così riscritto (solo ovviamente per quanto riguarda questa norma programmatoria sui tempi del processo) è molto simile nei contenuti ad un disegno di legge delle opposizioni, primo firmatario Luigi Li Gotti (Idv).

Questo provvedimento, spiega il senatore, ”era stato messo a punto da noi nel 2008 perché sapevamo che a livello europeo sarebbe risultato molto gradito”. Il ministro della Giustizia Clemente Mastella nella precedente legislatura andò infatti a presentare una misura praticamente identica in Europa e questa, ricordano nel centrosinistra, ”fu ben valutata dal consesso internazionale”. Grazie alla proposta di modifica firmata da Paniz si cancella di fatto l’idea di una prescrizione processuale lasciando così intatta nel nostro ordinamento solo quella del reato.

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