Prescrizione, il Pd rassicura i centristi. M5s attacca

Il relatore dell'emendamento sulla prescrizione Felice Casson (foto Ansa)
Il relatore dell’emendamento sulla prescrizione Felice Casson (foto Ansa)

ROMA – Dopo un iniziale possibile accordo trovato tra Pd e M5s sull’emendamento Casson sullo stop della prescrizione dopo la sentenza di primo grado, è di nuovo scontro dopo che il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda ha rassicurato Ncd e i Verdiniani dicendo che gli emendamenti sono solo “ipotesi di lavoro” e che il “loro contenuto sarà quindi oggetto di analisi e confronto nei prossimi giorni nel gruppo del Pd e con la maggioranza e in Commissione”. Ncd infatti, di fronte a un possibile asse Pd-M5s, si è detto pronto a non sostenere più il governo. “Sul piano politico la situazione è assai semplice: qualora il Pd sommasse i suoi voti con quelli del M5s per votare l’emendamento Casson o cose simili per il futuro dovrebbe chiedere sempre ai grillini di sostenere anche l’attuale governo” ha detto Fabrizio Cicchitto (Ncd). “Lo dice chi non pensa neanche lontanamente che l’Ncd possa ritornare in una alleanza di centrodestra ma sul terreno del giustizialismo c’è un limite a tutto”. Ncd ha accolto con favore le rassicurazioni di Zanda: “Vediamo che saggiamente il presidente Zanda ha detto che l’emendamento di Casson sulla prescrizione è una iniziativa presa a titolo personale per aprire un dibattito. Le conseguenze nel merito di quell’improvvido emendamento sarebbero che in sostanza, tenendo già conto dei tempi lunghissimi di una serie di prescrizioni, i procedimenti potrebbero essere eterni e tenere in sospeso una persona per circa 30 anni”.

Il M5s ha subito reagito: “Quello che sta avvenendo sulla prescrizione è una cosa ridicola, un parlamentare del Pd ha proposto una norma che noi condividiamo, ma Renzi preferisce accordarsi con Verdini e con Alfano” ha detto il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, a margine di un appuntamento elettorale. “In questo modo Renzi sta affondando, ancora una volta, una buona legge in materia di prescrizione”. Parlano di “dietrofront di Renzi” i capigruppo pentastellati di Camera e Senato Michele Dell’Orco e Stefano Lucidi: “Il Pd preferisce il condannato Verdini alla lotta alla corruzione e così cala ancora una volta le braghe ad Ala e Ncd scaricando in modo indecoroso il suo relatore Casson. Di fronte alla disponibilità del Movimento 5 stelle di appoggiare gli emendamenti presentati da Casson, il Pd corre subito a rassicurare Alfano e Verdini. È l’ennesima dimostrazione che il Pd è solo un partito al servizio del peggiore status quo”.

Il ministro dell’Interno e leader di Ncd Angelino Alfano ribadisce: “C’è qualcosa di incomprensibile nel comportamento di settori del Partito Democratico che non fanno riferimento a Renzi e alla leadership, perché il Consiglio dei ministri ha approvato un testo ma da quel giorno c’è stato un rilancio giustizialista di alcuni settori del Pd”.

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