Ex presidenti Senato, no benefit. Protezione civile, no grandi eventi

Renato Schifani

ROMA – Basta benefit agli ex presidenti del Senato. Gli appalti sui grandi eventi non saranno gestiti dalla Protezione Civile. Il testo sulla tesoreria rimarrà invariato, e dunque i fondi per Comuni e Province non finiranno in un “tesoretto comune”. Tre notizie politiche che hanno in comune il fatto di essere state annunciate simultaneamente, il pomeriggio del 28 febbraio. Eccole nel dettaglio

D’ora in poi gli ex presidenti del Senato non potranno più godere dei benefit a vita al termine del loro mandato. Lo ha deciso all’ unanimità l’ ufficio di presidenza del Senato che concede questi benefit solo per due legislature piene, cioè massimo 10 anni. I benefit sono la stanza a palazzo Giustiniani, auto blu, collaboratori.

La protezione civile non potrà più gestire gli appalti per i grandi eventi. E’ quanto prevede un emendamento del Pd al decreto liberalizzazioni, approvato dalla commissione Industria del Senato con il parere positivo del governo. L’emendamento, a prima firma di Luigi Zanda, è aggiuntivo rispetto alle norme sulle opere pubbliche.

L’emendamento sottoscritto da tutti i senatori del Pd in commissione Industria, cancella dal decreto Tremonti del settembre 2001 che organizzava la Protezione civile il comma che attribuiva al Dipartimento anche la competenza nella gestione degli appalti dei grandi eventi. ”E’ un’ottima notizia – commenta Zanda – I primi a festeggiare saranno proprio i dirigenti e i tecnici della stessa Protezione Civile che potranno cosi’ tornare ad occuparsi a tempo pieno e con competenza del loro compito primario di soccorso nelle vere emergenze”. ”Ma e’ anche un buon risultato – prosegue il vicepresidente dei senatori del Pd – per la tutela della concorrenza nel settore degli appalti, per la trasparenza nella gestione dei grandi eventi e per la limitazione dell’utilizzo improprio delle procedure di secretazione di contratti, opere, servizi e forniture”. ”L’approvazione di questa norma – ha concluso Zanda – conferma la necessita’ di ripristinare la piena regolarita’ della gestione degli appalti in tutti i casi in cui non vi e’ alcun bisogno o urgenza di deroghe e di eccezioni”.

Il testo sulla tesoreria unica che sta facendo agitare i sindaci e la Lega rimarrà ”sostanzialmente nella versione del Governo entrata in commissione con qualche piccolo aggiustamento”. Lo afferma il sottosegretario allo Sviluppo Claudio De Vincenti. La norma (articolo 35) deve ancora essere votata.

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