
Presidenze Camere, M5s e Lega spaccati per Paolo Romani: si rinizia da zero

ROMA – Le presidenze della Camera e del Senato generano tensioni tra Lega nord e M5s. L’intesa si spacca per via di Paolo Romani, il nome proposto da Forza Italia per la presidenza di Montecitorio, e M5s gela Berlusconi: “Il leader è Salvini, parliamo solo con lui”.
“Forza Italia si è seduta al tavolo senza alcun mandato mentre noi avevamo il mandato del nostro capo politico Di Maio per definire la rosa di nomi da inserire in tutte le caselle, inclusi gli uffici di presidenza. La Lega aveva un’apertura del tutto differente: era pronta a parlare di nomi, a differenza di Forza Italia”.
“Nelle ultime ore notiamo che ci sono difficoltà. Il Pd si è rifiutato di partecipare al tavolo di concertazione proposto dal centrodestra, e lo stesso centrodestra continua a proporre la candidatura di Romani che per noi è invotabile. Per questa ragione proponiamo un nuovo incontro tra i capigruppo di tutte le forze politiche”.
Dal canto suo, Salvini spera che nei prossimi giorni la soluzione sarà trovata:
“Spero che in due giorni votiamo tutti e il Parlamento comincia a lavorare. Poi la settimana prossima pensiamo al governo e si parte dal centrodestra, ma non posso fare un governo con Renzi e Boschi”.
Il capigruppo di Forza Italia, Renato Brunetta, sostiene il nome di Romani e attacca M5s:
“Il Movimento 5 Stelle non vuole sedersi a un tavolo con Berlusconi, per noi è inaccettabile. Domani decideremo se Forza Italia voterà scheda bianca”.