Primarie parlamentari Pd, risultati: da Finocchiaro e Idem al giovane Lattuca

Pier Luigi Bersani

ROMA – Francesco Boccia, Stefano Fassina, Josefa Idem, Anna Finocchiaro: questi i nomi dei vincitori della seconda giornata di primarie del parlamentari Pd che ha visto alle urne più di un milione di votanti. A Cesena invece il candidato più giovane: Enzo Lattuca, 25 anni. E in Lombardia stravince una precaria:  Miriam Cominelli di Nuvolera in provincia di Brescia, che ha preso quasi 6500 preferenze.

I risultati. Francesco Boccia ha nettamente vinto le primarie a Barletta-Andria-Trani. Il coordinatore delle commissioni economiche del Pd alla Camera ha ottenuto oltre 4.000 voti, quasi il 70%. Paola De Micheli si avvia invece ad aggiudicarsi la vittoria alle primarie a Piacenza, la città del segretario nazionale Pier Luigi Bersani.

A Roma sarebbe in testa il responsabile economico del partito Stefano Fassina. Mentre Anna Finocchiaro si avvia a vincere a Taranto. Secondo dati ancora ufficiosi, la presidente dei senatori del Pd avrebbe ottenuto intorno al 50%. La campionessa olimpionica di canoa Josefa Idem ha vinto anche la gara delle primarie a Ravenna. Dietro di lei c’è Alberto Pagani, segretario Pd del ravennate.

Compirà 25 anni a febbraio invece Enzo Lattuca, vincitore delle primarie del Pd a Cesena. A 28 anni, benché con una lunga attività nei giovani democratici, Giuditta Pini a Modena ha battuto due parlamentari uscenti come Manuela Ghizzoni e Mariangela Bastico.

Dopo il flop di Giorgio Gori, un altro luogotenente di Matteo Renzi stravince le sue primarie. Matteo Richetti è primo nelle primarie di Modena con oltre 8.000 voti. A Firenze e provincia, escluso l’empolese, la più votata è risultata Elisa Simoni, 39 anni, assessore provinciale, seguita dal vicesindaco della città, Dario Nardella, e da Rosa Maria Di Giorgi, un altro assessore della giunta guidata Renzi.

In Campania sono Nicola Caputo, Lucia Esposito, Pina Picierno, Camilla Sgambato e Dario Abbate i cinque candidati più votati alle primarie casertane. Lo ha deliberato la direzione del Pd al termine di una giornata segnata dalle accuse incrociate di irregolarità lanciate dai rappresentanti dei vari candidati. Un risultato non ancora ufficiale in quanto non tiene conto delle votazioni tenutesi a Sant’Arpino, dove sarebbe stata riscontrata una sostanziosa differenza tra il numero di votanti e il numero di schede rinvenute nell’urna (nell’ordine di qualche centinaio). Sulla vicenda, ha assicurato in serata il vice-segretario provinciale del partito Ludovico Feole, si pronuncerà la commissione regionale di garanzia, e per il momento i voti non verranno conteggiati nel computo totale.

Terminato lo scrutinio per le primarie del Pd, in Friuli Venezia Giulia sono 10 i candidati che sicuramente entreranno in lista per chiedere la preferenza all’elettorato per il Parlamento. La regione, però, esprime 13 candidati alla Camera e 7 al Senato, dunque i nomi degli altri 10 che saranno inseriti nella lista saranno individuati al termine di una complessa serie di calcoli che dovranno tener conto, ad esempio, anche del quoziente nazionale del 33% di donne e di una ponderazione tra le quattro provincie.

Dei cinque politici che si sono presentati a Trieste – Valentina Baldas, Tamara Blazina, Stefania Iapoce, Giancarlo Ressani e Ettore Rosato) sicuramente sono in lista Rosato e Blazina. Dei 10 presentatisi ad Udine – Ilaria Celledoni, Paolo Coppola, Isabella De Monte, Maurizio Ionico, Gianna Malesani, Maria Marion, Carlo Pegorer, Enrico Pizza, Rosa Ricciardi, Ivano Strizzolo – sono sicuramente in lista Coppola, De Monte e Malesani. Da Gorizia dei sei candidati – Giorgio Brandolin, Roberta De Martin, Laura Fasiolo, Alfredo Pascolin, Gloria Revignas, Fabio Vizintin – sono sicuramente in lista Brandolin e Fasiolo. Da Pordenone dei sei candidati – Federica Fogolin, Annamaria Poggioli, Franca Quas, Lodovico Sonego, Lorella Stefanutto, Giorgio Zanin – sono sicuramente in lista Quas, Sonego e Zanin. «I nostri elettori sono motivati e vanno a votare anche durante le feste», è stato il commento della segretaria del Pd del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani.

A Bologna vince Andrea De Maria (10.443 voti), che si proietta verso il Parlamento in compagnia del sindaco del Comune terremotato di Crevalcore Claudio Broglia, dell’ex presidente di Arcigay Sergio Lo Giudice, dell’ex sindaco di Sasso Marconi Marilena Fabbri e delle parlamentari uscenti Rita Ghedini e Donata Lenzi. Due parlamentari uscenti, però, perdono il loro seggio: si tratta del politologo Salvatore Vassallo e dell’ex Cgil Paolo Nerozzi: entrambi, infatti, non hanno raggiunto i voti necessari per un buon piazzamento in lista.

Nel Lazio appare saldamente in testa Stefano Fassina. Seguono subito due donne: Micaela Campana ((3874), Ileana Argentin (3875) ; poi Umberto Marroni (3221), Matteo Orfini (2946), Roberto Morassut (2868), Marianna Madia (2616), Monica Cirinnà (2616) e Marco Miccoli (2522)

Le primarie del Pd in Sicilia, anche se non vi e’ ancora nessun dato ufficiale ma solo le voci delle segreterie dei candidati, segnano l’affermazione a Enna del senatore Vladimiro Crisafulli, a Trapani del sen. Antonio Papania, ad Agrigento del deputato Angelo Capodicasa. Fuori e’ Sergio d’Antoni, arrivato settimo a Palermo, dove si registra la grande affermazione del sindaco di Pollina (Pa) Magda Culotta, 26 anni, e di Davide Faraone, ex deputato regionale. A Palermo successo anche per il sindaco di Marineo Franco Ribaudo e altre due donne: la deputata Alessandra Siragusa e e la consigliera comunale palermitana Teresa Piccione. A Caltanissetta Daniela Cardinale avrebbe battuto l’ex presidente dell’antimafia regionale Lillo Speziale. A Siracusa avrebbe vinto l’ex deputato regionale Pippo Zappulla e a Messina il deputato Francantonio Genovese.

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