ROMA – Primarie parlamentari Pd e Sel, secondo giorno di voto: si vota in 11 Regioni. Il Pd punta a quota un milione di votanti, visto che sabato 29 sono andati ai seggi 400 mila elettori.
Dai risultati della prima giornata si nota che sono andati bene i trenta-quarantenni e le donne e i ‘big’ come Rosy Bindi, Cesare Damiano, Pippo Civati e Barbara Pollastrini. E intanto Pier Luigi Bersani ha annunciato la candidatura di Massimo Mucchetti.
Per tutti i risultati clicca qui
Intanto arrivano i primi risultati del voto di sabato 29 nelle prime 9 Regioni. Rosy Bindi ce la fa, Giorgio Gori no: questo il primo dato che balza agli occhi. Il presidente del Pd sarà candidata (ha ottenuto i voti sufficienti a passare nel seggio di Reggio Calabria), lo spin doctor di Renzi (Gori, ex direttore di canali Mediaset) è invece fuori, Bergamo non gli ha dato abbastanza fiducia: si è posizionato quarto con 2.552 voti su 10.447 elettori.
E lui se la prende con Renzi: “Il quarto posto – dice – non garantisce un posizionamento blindato nella lista per il Parlamento nè in alcun modo preclude la possibilità di essere tra gli eletti. Tre su quattro non sono tornati ai seggi. Con la sfida di Matteo il Pd era riuscito ad avvicinare a sè un’ampia fetta di elettorato ‘nuovo’, in tutta Italia e qui, che oggi, dopo quella sconfitta, complice anche il silenzio del sindaco di Firenze, ha in gran parte messo da parte l’idea di votare il nostro partito, che considera a questo punto ‘irriformabile’, e volge lo sguardo altrove. E’ un grave problema per il Pd, a mio avviso, di cui i più non paiono avvertiti. Non se ne vanno solo Ichino e Adinolfi, rischiamo che se ne vadano parecchi elettori”.
Il 29 dicembre si è votato in Abruzzo, Alto Adige, Calabria, Campania, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte e Umbria. Il 30 dicembre si vota in Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino, Veneto. Per conoscere i candidati del Pd clicca qui. Per conoscere i candidati di Sel clicca qui.
Calabria
Rosi Bindi passa a Reggio Calabria: risultati ancora non ufficiali ma, oltre alla Bindi, dovrebbe farcela il consigliere regionale Demetrio Battaglia. In provincia di Cosenza, lotta a 3 tra Franco Laratta, Ernesto Magorno e Bruno Villella. Tra le donne, lotta a 2 tra Enza Bruno Bossio e Stefania Covello. A Vibo Valentia sembra quasi certa la vittoria di Bruno Censore.
Lombardia
Veronica Tentori, ventisettenne che ha vinto a Lecco. Pippo Civati (37 anni) è primo a Monza, Alan Ferrari (37) a Pavia e Chiara Braga (33) a Como. E’ Barbara Pollastrini la candidata più votata a Milano e provincia. L’ex ministro ha avuto 4527 voti. E’ una donna anche la seconda nella lista ed è Lia Quartapelle con 4344 voti. Più bassi i consensi raccolti dai candidati uomini: Matteo Mauri ha avuto 3921 voti, Franco Mirabelli 3747, Emanuele Fiano 3739, Francesco Laforgia 3694.
Piemonte
In Piemonte ha votato il 26% degli elettori rispetto al due dicembre: è l’ex ministro del lavoro Cesare Damiano il più votato a Torino. Damiano ha raccolto 5.998 preferenze e si è collocato davanti al segretario provinciale del partito, Paola Bragantini, che ne ha totalizzate 4.226. Francesca Bonomo, 28 anni, candidata proposta dai Giovani Democratici, che con i suoi 3.829 voti ha superato figure di spicco come parlamentari uscenti e amministratori di lungo corso.
Liguria
A Genova è un testa a testa serrato tra Lorenzo Basso, il segretario regionale e Mario Tullo, deputato. Alle loro spalle la prima delle donne è la senatrice Roberta Pinotti. A Imperia promossa a sorpresa Donatella Albano, ex consigliere comunale a Bordighera, che denunciò le infiltrazioni della criminalità organizzata in Comune (l’amministrazione è stata sciolta nel marzo 2011).
Campania
Anche in Campania sono andati alle urne in 100mila. A Napoli boom del consigliere regionale Antonio Amato, dell’ex sindaco di Portici Enzo Cuomo e del deputato uscente Salvatore Piccolo. Tra le donne in testa Valeria Valente e Assunta Tartaglione, responsabili regionale e provinciale del movimento femminile del Pd. Nel salernitano il deputato uscente Fulvio Bonavitacola, ritenuto vicino al sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, è il vincitore delle primarie. Ha ottenuto 8.756 voti. In provincia di Benevento, dove hanno votato in 15.120 persone, netta affermazione del capogruppo in Consiglio regionale, Umberto Del Basso De Caro, che ottiene oltre 12mila preferenze pari al 46% dei voti.
Abruzzo
Il senatore uscente Giovanni Legnini, espressione dell’area chietina, con 3570 voti è stato il candidato più votato in Abruzzo. Subito dopo Legnini si posiziona l’ex presidente della Provincia dell’Aquila, Stefania Pezzopane, candidata alla Camera, che, con 3.159 voti, è la ‘new entry’ più votata in regione. Nel complesso, le ‘new entry’ fanno registrare risultati positivi e, in molti casi, superano i parlamentari uscenti: nel pescarese, ad esempio, il segretario provinciale del partito, Antonio Castricone, con 2.441 voti supera la deputata Vittoria D’Incecco (1.844); nell’aquilano Pezzopane ha superato il deputato Giovanni Lolli (2.598). Nel chietino, invece, dopo Legnini, ad ottenere più voti è stata Maria Amato, con 3.066 preferenze; nel teramano, infine, è stato riconfermato l’uscente Tommaso Ginoble (2.759), seguito dal consigliere provinciale ed ex sindaco di Bellante Renzo Di Sabatino (2.212). Il dato complessivo sulle affluenze parla di circa 30mila abruzzesi che sono andati a votare nei 220 seggi della regione. Per quanto riguarda le primarie di Sinistra Ecologia e Libertà in testa ci sono, per la Camera dei deputati, Gianni Melilla, con 1.686 voti, e per il Senato Anna Suriani (1.160). I votanti, nei 75 seggi allestiti in tutta la regione, sono stati circa 4.200.
Umbria
In Umbria hanno vinto l’attuale deputato Gianpiero Bocci (in provincia di Perugia) e l’assessore regionale Gianluca Rossi (a Terni). ù
Molise
L’ex parlamentare Roberto Ruta si afferma a Campobasso, mentre a Isernia vince il segretario regionale del Pd, Danilo Leva.
Come si vota
Potranno votare tutti gli iscritti al Pd del 2011 che abbiano rinnovato la tessera entro il giorno del voto e coloro che hanno votato alle primarie per il candidato premier del centrosinistra dello scorso 25 novembre e che sottoscrivano l’appello come elettori del Pd.
L’elettrice/ore potrà esprimere due preferenze, una a favore di una donna e l’altra a favore di un uomo. Qualora le due preferenze fossero a favore di candidati dello stesso sesso, la seconda nell’ordine sarà considerata nulla. Saranno considerate invece valide, conseguentemente, le schede con una sola preferenza. L’affluenza e i risultati dello spoglio – e cioé il numero dei votanti e le graduatorie dei consensi – saranno trasmessi dalle direzioni provinciali una volta espletate tutte le formalità e i conteggi al sito www.primarieparlamentaripd.it .
I commenti sono chiusi.