Primarie Pd, ballottaggio. Reputazione web: Renzi “spacca” ma Bersani convince

ROMA – Primarie Pd, ballottaggio: che tipo di reputazione hanno i candidati sul web? In breve: Renzi “spacca” sui social network, Bersani arranca ma i commenti su di lui sono più lusinghieri. Renzi “il giovane” è più a suo agio con Twitter e Facebook e può contare su più “amici”. Bersani il vecchio raccoglie meno commenti ma anche molti meno insulti e in generale è considerato più affidabile. La ricerca condotta da Cream, sistema monitoraggio della reputazione online realizzato da Cribis D&B, fornisce un’analisi quantitativa e qualitativa dell’impatto dei due candidati sulla rete.

Se Renzi crede al motto parlate anche male di me purché se ne parli, allora deve essere soddisfatto. Su twitter il sindaco di Firenze ha oltre 220 mila follower contro i 158 mila di Bersani, su Facebook Bersani conta 84 mila “mi piace” e oltre 7 mila commenti, Renzi 207 mila “mi piace” e 47.783 commenti. L’analisi qualitativa dei commenti, però, rivela l’alto grado di conflittualità nelle reazioni indotta dallo stile aggressivo del sindaco: sui social network il suo nome è spesso associato a commenti negativi, insomma convoglia su di sé il massimo dell’interesse ma divide. Bersani, invece, seppure in svantaggio quanto a dimestichezza e penetrazione sui social network, raccoglie meno contumelie verbali e è associato con più frequenza  a parole come “sviluppo economico”, “concreto”, “affidabile”. Stiamo parlando del “sentiment” online, come dicono gli esperti.

Tornando all’analisi quantitativa si scopre che, che Bersani registra l’incremento mensile più alto di post, commenti e like nelle pagine non ufficiali che lo sostengono su Facebook. Ma Renzi cresce ancora e con l’approssimarsi del ballottaggio aumenta il distacco. Nell’ultima rilevazione il sindaco  nell’ultimo ha avuto un picco di circa 500 citazioni in un giorno solo, a fine novembre. In corrispondenza dello stesso periodo anche Bersani ha avuto il suo maggior numero di citazioni: 160.