ROMA – C’è la lotta a due Bersani-Renzi. C’è Nichi Vendola, anche se in pubblico al momento preferisce creare suspence sulla sua candidatura. Ci sono i nomi nuovi Laura Puppato e Pippo Civati, i nomi noti Bruno Tabacci e Rosi Bindi, gli incerti Stefano Boeri e Valdo Spini. Il rischio che le primarie del Pd, primarie di coalizione e non di partito, siano un’armata Brancaleone non è così remoto vista la quantità dei nomi in campo. Le primarie si terranno con ogni probabilità alla fine di novembre. Data e regole di accesso verranno stabilite nell’assemblea del Pd del 6 ottobre. Tra sfidanti certi e candidature finora solo probabili ecco i nomi in campo in una scheda de La Stampa:
Pierluigi Bersani: è naturalmente l’uomo da battere. Perché è il segretario, ed è avanti nei sondaggi, anche se il vantaggio sta calando. Matteo Renzi: il «rottamatore», sindaco di Firenze, è lo sfidante numero uno. Il suo svantaggio s’è via via ridotto a meno di 5 punti. Nichi Vendola: nonostante una giornata che sembrava preludere a un ripensamento, il leader di Sel sarà in campo
Rosi Bindi: è disposta a correre, ma soltanto nel caso in cui ci saranno primarie con doppio turno elettorale. Bruno Tabacci: collabora come assessore, dal centro, alla giunta milanese di sinistra di Pisapia. La sua candidatura è certa. Giuseppe Civati: il consigliere regionale lombardo sta valutando. Non esclude una candidatura con lo slogan «OccupyPd». Laura Puppato: capogruppo Pd in consiglio regionale veneto, la sua candidatura (sicura) ha forte impronta laica e ecologista. Stefano Boeri: assessore alla Cultura della giunta Pisapia, ha annunciato già da tempo la sua intenzione di correre.