Rischiano di essere un caso spinoso per il Pd le primarie di Napoli: la vittoria a sorpresa di Andrea Cozzolino con il 37,3% viene contestata dagli altri tre candidati sconfitti che già nella notte, appena acquisiti i risultati ufficiali, avevano annunciato ricorso. Non ci sta Umberto Ranieri, il favorito nei pronostici della vigilia, che oggi anzichè accettare il risultato ha rilanciato le accuse di voto da parte di persone estranee al Pd e riconducibili al centrodestra: ”E’ emerso – sostiene il suo comitato annunciando ricorso – con inoppugnabile evidenza, che settori del centrodestra hanno intensamente lavorato per influenzare il voto e interessati per condizionarne l’esito”.
Per Ranieri, che chiede l’intervento della commissione di garanzia, ci sono state ”alcune plateali e diffuse anomalie, particolarmente clamorose nella zona a nord di Napoli”. Di qui la presentazione del ricorso che avà l’appoggio anche di Nicola Oddati, l’altro candidato del Pd sconfitto: ”Il risultato del voto deve essere limpido e su questo risultato ci sono troppi sospetti, troppi episodi che gettano un’ombra e un discredito insopportabile”.
Di ricorsi ne annuncia addirittura quattro il candidato di Sel Libero Mancuso, che per primo aveva parlato di voto inquinato. Voto bulgaro in alcune sezioni appannaggio di un unico candidato, passaggi di denaro fuori dai seggi, finanche un consigliere di municipalità del centrodestra della circoscrizione Barra-San Giovanni notato in fila per votare mescolato agli elettori del Pd. Queste alcune delle accuse sollevate dai ricorrenti. E così, tra contestazioni, ricorsi annunciati e riunioni in corso nelle sedi dei comitati, è slittata a domani la proclamazione del successo di Cozzolino.
Il comitato organizzatore delle primarie, cui sono affluiti dati elettorali e verbali della consultazione, si riunirà martedì alle 10 per procedere alla ratifica del vincitore. Da quel momento il regolamento prevede 48 ore di tempo per la presentazione dei ricorsi al collegio dei garanti presieduto dall’ex magistrato Raffaele Cananzi. Alle accuse di Ranieri risponde il Pdl escludendo categoricamente che uomini ricondicibili al centrodestra napoletano ”abbiano potuto lavorare per influenzare il voto. Se ha perso è colpa del bassolinismo”.
Ma le fibrillazioni vanno oltre il Pd, investendo l’intera coalizione: l’Idv invita Cozzolino a fare un passo indietro e a prendere atto della profonda divisione creatasi, mentre il Psi annuncia che non appoggera’ gli autori di eventuali brogli. E’ in questo scenario di veleni e ricorsi che è prevista per venerdì e sabato a Napoli l’assemblea nazionale del Pd con Pierluigi Bersani. E non è un caso che oggi dal segretario democratico sia arrivato un appello all’unità ”per una proposta vincente e un clima favorevole”. Il rischio di trasformare l’assemblea nazionale in una resa dei conti e’ da evitare e allora, come auspica il sindaco uscente di Napoli, Rosa Russo Iervolino, sarebbe bene ”che si chiariscano le cose, perchè non stiamo dando un bello spettacolo”.