Primarie Pd, D’Alema: “Renzi? Lo sostiene il centrodestra”

Pubblicato il 6 Settembre 2012 - 12:29 OLTRE 6 MESI FA
Massimo D’Alema (Foto Lapresse)

ROMA – Matteo Renzi? Altro che Pd. “A sostenerlo sono quelli che al governo non lo vogliono, politici e giornali del centrodestra”. La pensa così Massimo D’Alema, che in un’intervista al Corriere della Sera dice: “Registro con amarezza che sembra essere sostenuto soprattutto da quelli che il Pd al governo non lo vogliono, a partire dalle personalità politiche e dai giornali che fanno riferimento al centrodestra. Tutto questo dovrebbe preoccupare Renzi, anche perché non credo che fosse il suo progetto”. Ma “cosa proponga Renzi nei contenuti ancora non l’ho capito”.

L’ex premier e presidente del Copasir non solo difende le primarie nel Pd, ma attacca il Pdl: “Mi chiedo che fine abbiano fatto le primarie del Pdl. L‘errore è che la sfida è partita senza parlare dei problemi del Paese. La situazione sociale ed economica è drammatica. Tante persone si interrogano sul futuro loro e dei propri figli e invece si assiste ad uno scontro tutto interno al ceto politico. C’è una curiosa distorsione del dibattito sul rinnovamento. Mentre Berlusconi si ricandida, sembra che questo passi per la cacciata dal Parlamento dell’intero gruppo dirigente del centrosinistra».

Il problema generazionale? “Esiste”. Ma sul fatto che il potere reale “resti nelle mani dei vecchi dirigenti”, D’Alema nega: “Non è vero nel modo più assoluto. Ci sono, come è naturale, esponenti che per la loro storia hanno un peso nella vita politica e nel rapporto con l’opinione publica. Ma questo dovrebbe essere considerato una risorsa”.

“Ho detto che per governare il Paese in un momento così difficile e unire il Pd e il centrosinistra la persona più adatta è Pier Luigi Bersani. Non mi pare che ci sia nulla di offensivo nei confronti di Renzi. E non capisco cosa c’entri il Comune di Firenze. Ci sono tanti bravi sindaci che in questo momento non sarebbero adatti a fare il presidente del Consiglio”.

L’ex presidente del Consiglio torna sulle regole delle primarie (“L’importante è avere regole che impediscano manipolazioni e inquinamenti, come negli Stati Uniti dove esiste l’albo degli elettori. Albo a cui tutti possono iscriversi e quindi sono primarie aperte a tutti”) e sulla legge elettorale: “Il miglior sistema è il collegio uninominale. Il sistema tedesco lo comprende. Va senz’altro accompagnato da circoscrizioni piccole e una correzione maggioritaria che sia l’effetto combinato di uno sbarramento e di un significativo premio di maggioranza alla coalizione” e alleanze fatte dopo il voto.

Sull’alleanza con l’Udc D’Alema dice: “Bersani ha spiegato che vogliamo l’unità dei progressisti con Sel ma riteniamo che il governo debba nascere dall’alleanza con i moderati”.

Sul matrimonio tra omosessuali, chiesto da Nichi Vendola, D’Alema dice di non avere “nulla in contrario, “ma penso che se si vuole trovare una soluzione condivisa non si può non tener conto, nel nostro Paese, anche della sensibilità del mondo cattolico”, e che “la crisi economica e sociale imporrà altre priorità”.

Il presidente del Copasir smentisce tutte le indiscrezioni  su una spartizione delle cariche, compresa quella di Presidente della Repubblica, nel centrosinistra: “E’ una sciocchezza. E poi non conosco nessuno che sia stato proposto da un solo partito e poi eletto”.

E sulla recensione dell’ultimo romanzo di Walter Veltroni, “La verità è che ho letto il libro e mi è piaciuto. Con Veltroni ho avuto, ho e avrò tanti motivi di dissenso politico, ma non ho mai avuto ragioni di rissa personale. Un giorno ti può piacere un romanzo, un altro si può discutere sulle primarie… È la normalità della vita. E della vita politica”.