Primarie Pd a Palermo, Fli: “Rita Borsellino paga il gioco al massacro”

ROMA – ''In nome di Paolo, un simbolo per noi tutti e per quanti credono nei valori della destra, avremmo votato Rita Borsellino, se avesse voluto lei essere una scelta transpolitica, una scelta di tutti e per tutti, come aveva il dovere di essere in una citta' come Palermo distrutta politicamente e moralmente dal ciclone Cammarata. La Borsellino ha invece scelto di essere un ariete marchiato da sinistra estrema e Idv scagliato contro il Terzo Polo, eterodiretta da forze che hanno fatto sul suo nome una partita tutta interna al centrosinistra, che non aveva nulla a che fare col riscatto della citta'''. Lo afferma Carmelo Briguglio, coordinatore di Fli in Sicilia.

''La maggiore responsabilita' di Bersani – aggiunge – e' stata quella, tutta politica, di non avere impedito anzi di avere favorito questo gioco al massacro con la conseguenza che la prima vittima di questa vocazione autodistruttiva e' oggi il leader del Pd che ha anche sottovalutato il valore politico di quanto accade in Sicilia e la sua incidenza sulla politica nazionale. La seconda vittima e' Di Pietro il quale non si e' accorto che il tempo passa anche per Orlando e che la citta', la quale ha una sua intelligenza comunitaria, ha scelto attraverso i diversi riti interni dei partiti tre opzioni nuove: Massimo Costa, Fabrizio Ferrandelli e Francesco Cascio''.

''Noi di Fli e del Terzo Polo, lanciando la candidatura di Costa, abbiamo dato il nostro contributo al nuovo. Bersani e Di Pietro sono rimasti prigionieri di vecchie opzioni che oggi fanno pagare a Pd e Idv il prezzo politico degli errori commessi'', conclude l'esponente di Fli.

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