Primarie Pdl le regole. Ma anche casse vuote, “esercizio inutile”, rischio flop

Angelino Alfano (LaPresse)

ROMA-  Formalmente è tutto quasi pronto ed entro due giorni ci saranno le regole definitive e l’ufficialità. In realtà, invece, le primarie del Pdl, lanciate da Silvio Berlusconi nel giorno del passo indietro, sono in bilico. Perché se il segretario Angelino Alfano ci ha scommesso per il suo rilancio, a fine giornata del sei novembre, dopo una giornata di polemiche interne, sbotta: “La democrazia è un esercizio faticoso”.

Esercizio faticoso perché non mancano, nel partito, voci che considerano le primarie un “esercizio inutile” o peggio una sorta di scimmiottamento di quanto accade nel centrosinistra. Curioso che una delle più critiche con le primarie sia una che a quelle primarie (almeno per ora, ma fa sapere che “dipende dalle regole”) è candidata, Daniela Santanché. Che martedì ha detto che “le primarie del Pdl non appassionano e che a votare non ci andrà neppure Silvio Berlusconi”. E se non va lui… Diversa la posizione di Alfano, secondo cui Berlusconi non ha cambiato idea. “Per tre volte ha annunciato e ribadito le primarie”.

Su tutto aleggia il “rischio flop”. Ovvero che alla fine, nei gazebo del Pdl, si presenti meno di un milione di persone a votare. Altro danno d’immagine che il Pdl non può permettersi. Ma come avverte Fabrizio Cicchitto: “Parlare di flop significa rischiare di causarlo”.  Restano però i problemi: il Pdl è un partito in crisi, con sondaggi disastrosi  e con le casse vuote. E per fare le primarie servono soldi e l’organizzazione, quella che il Pd ha e il Pdl oggi no. Quanto ai soldi, servirebbero quelli di Berlusconi.

Intanto, però, nel Pdl la questione che tiene banco è quella delle regole. Perché la versione definitiva del regolamento per le primarie sarà ratificata giovedì all’ufficio di presidenza a cui prenderà parte anche Berlusconi. La bozza presentata martedì al tavolo delle regole che tornerà a riunirsi mercoledì per votare il documento definitivo e gli emendamenti che ciascuno potrà presentare (la scandenza è fissata per le 14 del 7 novembre) è  composta di 9 pagine e contiene delle novità rispetto a quanto stabilito nella precedente riunione.

Data. La data per la consultazione popolare resta fissata al 16 dicembre e si potrà votare dalle 8 alle 22. I seggi possono essere istituiti presso le sedi municipali, le sedi del Pdl, le Istituzioni dei vari livelli territoriali, associazioni culturali, studi, uffici o esercizi commerciali.

Scadenza presentazione candidature. La data è stata posticipata di tre giorni dal 16 alle ore 24 del 19 novembre. Per essere ammessi bisognerà presentare 10.000 firme e non più di 2000 per ciascuna Regione.

I candidati dovranno sottoscrivere l’impegno a osservare il regolamento e l’adesione alla carta dei valori del Pdl. E dovranno garantire, ”qualunque sia l’esito della consultazione, il sostegno politico ed elettorale al Pdl e al centrodestra”. La campagna elettorale ha inizio con l’ufficializzazione delle candidature e prosegue fino alle 24 del giorno antecedente alle votazioni. L’ammontare delle spese per ogni candidato non può superare 200 mila euro pena l’esclusione. Le spese vanno rendicontate e documentate dal candidato e tale rendicontazione sarà resa pubblica dal comitato organizzatore.

Elettori. Gli elettori prima di votare devono farsi identificare al seggio, mostrando un documento di riconoscimento valido, la propria tessera elettorale e sottoscrivere la ‘carta dei valori’ del Pdl e versare 2 euro per l’organizzazione delle primarie. Potranno votare tutti i cittadini italiani che il giorno delle votazione risultino iscritti nelle liste elettorali del Comune di residenza. Il comitato organizzatore potra’ emanare apposite disposizioni per assicurare ai cittadini italiani residenti all’estero la possibilita’ di votare alle primarie.

I risultati saranno resi immediatamente pubblici sul sito del Pdl i risultati del conteggio, relativamente al numero dei votanti, ai voti attribuiti a ciascun candidato, alle schede bianche e nulle.

Vincitore: Il comitato organizzatore, in un verbale appositamente redatto e pubblicato sul sito del partito, proclama vincitore il candidato che ha conquistato la maggioranza relativa dei voti validamente espressi.

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