Pd: Boccia appoggia Vendola ed è pronto a dimettersi

Intervistato dal Corriere della Sera, Francesco Boccia ribadisce l’appoggio a Vendola e ammette di essere tentato dall’idea di mollare il partito

«Sereno» dopo la sconfitta alle primarie pugliesi, ma anche «arrabbiato con gli sciacalli che votano Vendola e poi saltano sul corpo del Pd: è la solita sindrome autolesionistica della sinistra italiana».

Intervistato dal Corriere della Sera, Francesco Boccia dice di sentirsi «a posto con la coscienza» nonostante la vittoria di Nichi Vendola, subita alle primarie per la seconda volta, ma punta il dito contro «oltre mezzo partito che ha votato per una coalizione non a guida Pd. Classica operazione miope, tipica di una parte della dirigenza».

«Ce l’ho con chi fa politica in pantofole da casa – afferma – Che ci sia in prima linea Veltroni, D’Alema o Bersani, l’attività principale di questi signori è sparare all’autista».

Boccia si sente tradito anche dall’area di Michele Emiliano («Hanno sostenuto l’idea di un’alleanza ristretta senza Udc»), ma ribadisce l’appoggio a Vendola: «Nella sfida con la destra troverà un Pd compatto, perchè la generosità di Blasi, mia e di altri è fuori discussione».

Il deputato del Pd ammette di essere tentato dall’idea di mollare: «Andrò avanti fino in fondo – dice – ma se dovessi rendermi conto che il Pd in cui credo non si può realizzare posso anche dimettermi. Non sono uno che passa da un partito a un altro».

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