ROMA- Primarie centrosinistra per il candidato sindaco di Roma: si sono sfidati Gemma Azuni (Sel), Mattia Di Tommaso (Psi), Paolo Gentiloni, Ignazio Marino, Patrizia Prestipino e David Sassoli del Pd. Tra le polemiche: diversi hanno denunciato irregolarità e la renziana Cristiana Alicata ha parlato di “voti comprati” raccontando di “lunghe file di rom ai gazebo”.
Primarie sinistra a Roma, polemiche: “Voti comprati”. Ignazio Marino in testa
Secondo i primi exit poll, subito dopo la chiusura dei seggi alle 20 di domenica, in testa ci sarebbe Ignazio Marino (54-58% dei voti) con un distacco di circa trenta punti dal secondo David Sassoli (24-28%). Terzo sarebbe Paolo Gentiloni (8-12%) che aveva ricevuto l’endorsement ufficiale di Renzi e anche di Walter Velt. Si tratta però, non di dati ufficiali, ma di previsioni. Per ora di certa c’è solo l’affluenza che alle ore 14 è stata di 47 mila votanti nei 240 seggi.
Dopo la chiusura dei seggi, tutti si sono trasferiti nella sede di via Sant’Andrea delle Fratte per contare i voti.
“Le solite incredibili file di Rom che quando ci sono le primarie si scoprono appassionatissimi di politica”. Lo scrive su Fb Cristiana Alicata, membro della direzione regionale del Pd Lazio. Poi, sempre su Fb, l’esponente del Pd, rispondendo a qualcuno che tacciava di razzismo le sue dichiarazioni risponde: ”Il razzismo non c’entra nulla. Sono voti comprati. Punto. Chi lo nega è complice dello sfruttamento della povertà che fa il clientelismo in politica”.
”Stanno arrivando al comitato numerosissime telefonate e segnalazioni di irregolarità – dicono dal comitato di Gentiloni – e disservizi nei seggi elettorali, dice Antonio Funiciello, portavoce del Comitato.
”Invito tutti -si legge nella nota- a vigilare affinchè il voto si svolga in maniera regolare. Sarebbe davvero grave se una giornata di democrazia come quella di oggi venisse funestata da vicende poco chiare”.
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