Priscilla Salerno, l’attrice a luci rosse si vuole candidare sindaco ma qualcuno dice di no

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Agosto 2021 - 11:22 OLTRE 6 MESI FA
Priscilla Salerno, l'attrice a luci rosse si vuole candidare sindaco ma qualcuno dice di no

Priscilla Salerno, l’attrice a luci rosse si vuole candidare sindaco ma qualcuno dice di no FOTO ANSA

Priscilla Salerno, il cui vero nome è Tina Ciaco, vorrebbe candidarsi sindaco alla prossime elezioni amministrative proprio di Salerno: qualcuno però non vuole. “C’è stato un veto fortissimo che non mi aspettavo. Si fosse candidata Tina Ciaco non ci sarebbero stati problemi. Ma si è candidata Priscilla Salerno, quindi un’attrice hard che si candida alle elezioni”. Così in un’intervista concessa all’emittente Ottochannel 696, Priscilla Salerno ha commentato le polemiche relative alla sua scelta di partecipare alle prossime elezioni amministrative.

Priscilla Salerno e la candidatura che non piace

A dare l’annuncio della su candidatura i rappresentanti del Nuovo Psi, partito che sosterrà Michele Sarno in una lista con Forza Italia ed Udc. Ma l’annuncio ha provocato dissapori all’interno della coalizione. “I diritti delle donne non si tutelano certo candidando al Consiglio Comunale di Salerno la pornostar Priscilla”, ha scritto sul suo profilo Facebook il deputato di Forza Italia, Gigi Casciello. “Ognuno – ha aggiunto – nella propria vita fa le scelte che ritiene e da parte mia non c’è alcun giudizio moralistico ma ritengo che ci siano modi sicuramente più autorevoli e credibili per tutelare i diritti delle donne”.

Le parole di Priscilla Salerno

“Non si sa perché e il percorso che ho fatto”, ha replicato Priscilla Salerno in merito alla scelta di candidarsi. “Questa è la cosa più grave, che si fermano alle apparenze. Io non ho parole sono sconcertata ma comunque continuo con tenacia a combattere per i miei diritti e per quelli di tutte le donne e per la libertà”.

Priscilla Salerno, inoltre, ha spiegato: “Combatto da tre anni contro il revenge porn e la violenza domestica, la pedofilia infantile. Collaboro con magistrati, do credito a giovani avvocati affinché capiscano bene il significato di questa parola che è ancora sconosciuta. Lo sto subendo di nuovo sulla mia pelle, però ho le spalle larghe perché è da sempre che subisco queste oscenità. Il mio è un grido di libertà per me e per tutte le donne che non hanno possibilità di combattere contro gli uomini”.