ROMA – Dal 2014 al 2017 il governo Renzi ha intenzione di privatizzare Eni, STMicroelectronics, Enav, nonché società in cui lo Stato detiene partecipazioni indirettamente tramite Cassa Depositi e Prestiti, quali Sace, Fincantieri, Cdp Reti, Tag (Trans Austria Gastleitung GmbH) e, tramite Ferrovie dello Stato, Grandi Stazioni – Cento Stazioni. È scritto nella bozza nel “Piano nazionale di riforme”, una delle tre parti del Documento di Economia e Finanza, anticipato dall’agenzia Public Policy.
Nel piano sono previsti incassi di 10-12 miliardi all’anno dalle privatizzazioni: 12 miliardi nel 2014 e 10-12 miliardi nel 2015, 2016 e 2017. Si legge nel documento:
“Un primo passo nella vendita delle partecipazioni statali è stato fatto già a gennaio 2014, attraverso l’approvazione di due decreti del Ministero dell’Economia e delle Finanze che regolamentano l’alienazione del 40% delle quote del capitale di Poste italiane e il 49% delle quote di capitale di Enav. L’attivazione di processi di privatizzazione di società partecipate e controllate sarà perseguito con i mezzi normativi necessari ad assicurarne la piena efficacia, non solo per dare un ulteriore contributo alla riduzione del debito pubblico, ma anche per portare maggiore efficienza in interi settori dell’economia locale”.
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