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Processo breve, ripartono i lavori alla Camera. Il Pdl: “Non temiamo imboscate”

di Alessandro Avico |11 Aprile 2011 16:49

ROMA- Martedì alle 15 alla Camera riprende l’esame del processo breve e la votazione finale è fissata per mercoledì. Il Pdl non teme “brutte sorprese”, come spiega Fabrizio Cicchitto. “Nella vita – ammette il presidente dei deputati – non si può mai dire, però, secondo me, ci stanno tutti i termini per un voto positivo da parte della maggioranza. Mi sembra che ci sia una tendenza al romanzo storico”.

Il partito di Silvio Berlusconi dunque non ha paura di ipotetiche imboscate. “Quella del 25 luglio – taglia corto Cicchitto – è una bella battuta, ma non mi sembra che ci sia un Consiglio nazionale alle porte”.

L’opposizione resta sul piede di guerra, con L’Italia dei valori che mette in guardia la maggioranza: “Sarà un Vietnam parlamentare senza sconti. Faremo tutto ciò che è democraticamente consentito per impedire la più grossa amnistia della storia repubblicana” annuncia il portavoce dei dipietristi Leoluca Orlando, spiegando che il partito di Antonio Di Pietro parteciperà mercoledì in piazza Montecitorio al sit in di protesta contro il processo breve promosso dai familiari delle vittime di Viareggio e del crollo della Casa dello studente a L’Aquila.

Il presidente della Camera,Gianfranco Fini, assicura dal canto suo che il dibattito a Montecitorio si sta svolgendo e si svolgerà nel rispetto del regolamento. “Stiamo discutendo di prescrizione breve e non di altro perché c’è una maggioranza e c’è un regolamento parlamentare. Quest’ultimo devo rispettarlo pur avendo una mia idea personale” spiega rispondendo alle domande di alcuni studenti dell’istituto superiore agrario di Marsala (Trapani).

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