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Processo breve, Miccichè e la corsa per votare: corre sulle sedie in Aula per raggiungere la postazione

di luiss_vcontursi |7 Aprile 2011 19:49

ROMA – La scena richiama alla mente quella dell’attore Roberto Benigni la sera in cui ha ritirato l’ Oscar per ‘La vita e’ bella’. Il protagonista stavolta è un parlamentare ‘ritardatario’ della maggioranza: Gianfranco Miccichè, sottosegretario alla presidenza del Consiglio. In Aula si sta votando il testo sulla prescrizione breve per il quale i vertici della maggioranza hanno chiesto la ‘presenza in Aula senza eccezione alcuna’.

Così, quando il presidente di turno Rocco Buttiglione sta per chiudere la votazione si precipitano nell’emiciclo tutti gli esponenti del centrodestra che si erano fermati alla buvette o in cortile. L’ultimo a fare il suo ingresso trafelato è Micciché che, sollecitato dal tifo dei colleghi, affronta la gradinata che lo separa dalla sua postazione (terz’ultima fila) a perdifiato. Arrivato all’altezza dello scranno ha ancora tre posti da ‘superare’.

Il tempo stringe, così il deputato siciliano non esita e sale con le scarpe sulle poltroncine di pelle rossa dalle quali i colleghi del Pdl si erano alzati per farlo passare. E correndo ancora, stavolta sulle sedie, raggiunge la postazione appena in tempo per dire il suo ‘no’ ad un emendamento dell’opposizione. Solo dopo il voto guarda sorridendo chi gli sta accanto e tira un sospiro di sollievo.

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