Processo Mediaset: Berlusconi presente il 18 gennaio. Polemiche

Silvio Berlusconi depone al processo Sme

Udienza flash nella mattinata del 16 novembre, al processo sulle presunte irregolarità nella compravendita di diritti televisivi e cinematografici da parte di Mediaset. Tra gli imputati figura anche il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che, a causa del concomitante impegno al vertice Fao di Roma, non era in aula. I legali di Berlusconi hanno chiesto e ottenuto  il “legittimo impedimento” e l’udienza è stata aggiornata al 18 gennaio.

È questa, infatti, secondo quanto indicato dai difensori Niccolò Ghedini e Piero Longo, attraverso  una lettera del segretario generale della Presidenza del Consiglio,  la prima data in cui Berlusconi sarà libero da impegni istituzionali.  Già occupate, invece, tutte le date di novembre e dicembre.

I giudici si sono quindi riuniti in camera di consiglio per organizzare un calendario ed hanno stabilito che il presidente del Consiglio dovrà essere presente in aula ogni lunedì dal 18 gennaio. In caso di legittimi impedimenti l’udienza slitterà al sabato della stessa settimana.

Sulla decisione di non presenziare di Berlusconi, però, non sono mancate le polemiche. Per la procura, infatti, il vertice Fao non era un impedimento assoluto: il summit dura 3 giorni ed il premier avrebbe potuto presenziare in tribunale in mattinata e quindi dirigersi a Roma.

Neppure l’elenco delle “date libere” soddisfa il pubblico ministero Fabio De Pasquale: «Non credo che lo spirito di quella sentenza (il riferimento del pm è al pronunciamento della Corte Costituzionale sul Lodo Alfano) fosse individuare le date libere, ma gli impedimenti assoluti ad essere presente. Non si può fare udienza solo quando l’imputato ha una data libera».

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