Processo Mediaset, Niccolò Ghedini: “Non ci sono prove contro Berlusconi”

Processo Mediaset, Niccolò Ghedini: "Non ci sono prove contro Berlusconi"
Niccolò Ghedini (Foto Lapresse)

ROMA – Processo Mediaset, in Corte di Cassazione la parola è passata alla difesa. E Niccolò Ghedini, uno degli avvocati di Silvio Berlusconi, attacca: nella sentenza non ci sono prove che l’ex presidente del Consiglio abbia partecipato al reato.

”Manca nel tessuto della sentenza un elemento probatorio che Berlusconi possa aver partecipato al reato proprio”, ha detto Ghedini nella sua arringa in Cassazione. ”Il procuratore generale ha detto che per Berlusconi ci sarebbero state attività ulteriori oltre alla fatturazione. Quindi mi sarei aspettato dal pg delle integrazioni rispetto alle motivazioni della Corte di Appello, in cui non c’è nulla a riguardo. Integrazioni che non ci sono state perché non ci sono attività ulteriori oltre la fatturazione”.

Ghedini ha anche puntato il dito contro la prescrizione incombente:

”Questo è un processo vissuto sempre sul filo della prescrizione, come se si dovesse prescrivere un giorno per l’altro. Sarebbe meglio se si potesse rinunciare preventivamente a questa prescrizione così da potersi difendere nel processo. Sono d’accordo con il signor procuratore, le passioni debbono rimanere fuori dall’Aula, ma non per noi. Nel nostro mestiere ci devono accompagnare. Sono 16 anni che difendo Berlusconi sicuramente troppi. E sento dire che dobbiamo difenderci nel processo e non dal processo. Ma come facciamo a difenderci nel processo con un Tribunale che mi dice: concordate con il pm le domande per i testi?”, ha detto riferendosi alla lista dei 171 testimoni avanzata in primo grado. Ghedini ha detto che subito dopo aver presentato la lista il Tribunale ha obiettato che fossero ”troppi, ma il troppo si può apprezzare dopo averne sentito almeno uno. Invece no. I testi sono stati tutti revocati perché ritenuti superflui. Ma quale difesa nel processo… Noi in 100 udienze abbiamo sentito sei testimoni, tra l’altro comuni alle altre difese, più i nostri consulenti”.

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