Procura Bari: “Paglino arrestato per fuga di notizie e non per stalking”

Terry De Nicolò

Rivelazioni di atti d’ufficio e fuga di notizie. Per questo l’ufficiale della guardia di finanza Salvatore Paglino è stato arrestato. Ma non solo. Perché ci sarebbe anche l’accesso abusivo ai sistemi informatici della Procura della Repubblica, telefonate in cui lo stesso ufficiale avrebbe dettato integralmente atti segreti e riferito, sempre ai cronisti, il contenuto delle indagini prima ancora di comunicarle ai pubblici ministeri. Lo precisa la stessa Procura, che inoltre sottolinea: “L’inchiesta che ha portato all’arresto dell’ufficiale costituisce solo una prima tranche di una indagine molto più ampia”. Dunque si tratta della punta di un iceberg, che rischia di travolgere altri investigatori. Secondo fonti vicine alla Procura, infatti, sembra che nel fascicolo, istruito sulla base di alcune fughe di notizie, ci sarebbero i nomi di altri ufficiali delle forze dell’ordine, tra Guardia di finanza e carabinieri.

Le fughe di notizie, quattro in tutto, sarebbero relative alle indagini sulle escort al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, Rai-Agcom, entrambe condotte da Paglino, e Sanitopoli, condotta dai carabinieri. Più in particolare la magistratura vuole fare chiarezza sulla pubblicazione, tra le pagine del Corriere della Sera, dei verbali secretati di Tarantini, in cui descrive, proprio a Paglino, i party del presidente del Consiglio con 30 escort. Quei verbali, quando furono pubblicati sul Corriere, non erano stati ancora trascritti. Dunque è plausibile che la pubblicazione si avvenuta sulla base della sola dettatura del contenuto dell’interrogatorio.

Il reato di stalking compiuto sulla prostituta barese, presentata da Giampi Tarantini a Berlusconi, Terri De Nicolò e su una giornalista, a carico di Paglino per il momento, quindi, è solo un’ipotesi. Secondo il gip Sergio Di Paola, che ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, il reato di stalking non si configurerebbe per quanto riguarda la giornalista. Scrive il gip nell’ordinanza, infatti, che la stessa cronista cercava l’investigatore, come fa ogni giornalista, per avere notizie circa le varie inchieste che conduceva Paglino. Dunque, secondo il giudice si potrebbe configurare un reato corruttivo.

Infine Paglino è indagato anche per il peculato, reato per il quale sono stati decisi i domiciliari, perché, secondo la Procura, avrebbe utilizzato il cellulare e la macchina, entrambi di servizio, per telefonare l’escort De Nicolò e la giornalista. Domani, infine, è previsto l’interrogatorio di garanzia dell’ufficiale con il gip Di Paola.

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