Prodi: "Eurobond inevitabili, non sono il demonio"

BOLOGNA, 24 FEB – Per l'economia europea gli eurobond sono inevitabili. Lo ha ribadito Romano Prodi, presentando un libro sull'euro a Bologna. ''E' inevitabile – ha detto l'ex presidente del Consiglio – che accanto ad una moneta comune ci siano dei buoni del tesoro comune''.

Se ci sono buoni del tesoro separati paese per paese, infatti, ha proseguito con una similitudine, ''finisce come con gli Orazi e i Curiazi, si prendono a fette uno ad uno''. Ha quindi citato gli esempi degli attacchi alla Grecia, al Portogallo, all'Italia. ''Se invece ci sono gli eurobond – ha aggiunto – non c'e' nessuno che azzanna un cane grosso. E questo e' inevitabilmente il destino che dobbiamo avere. Ma siccome per sei anni in Germania si e' parlato di eurobond come se fossero il demonio, il frutto del lassismo italiano diventa difficile perche' ormai e' diventata una parola sporca''.

Avere buoni del tesoro comuni non significa d'altro lato, ''che ogni paese possa quello che vuole. Ma ci vogliono controlli ferrei sui passivi del bilancio. Se no, avviene che uno vive sulle spalle degli altri. Ma chi non ha voluto il controllo – ha detto, rifacendosi all'esperienza da presidente della Commissione europea – sono state la Francia e la Germania''.

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