Abolizione province: respinto l’intero testo dell’Idv. Si astiene il Pd

Pubblicato il 5 Luglio 2011 - 18:40 OLTRE 6 MESI FA

Antonio Di Pietro (foto LaPresse)

ROMA – Le province non si toccano. Con i voti contrari del Pdl e la decisiva astensione del Pd, la Camera dice infatti “no” alla proposta di legge sulla loro soppressione presentata dall’Idv. Un risultato che accende la polemica all’interno delle opposizioni, visto che non solo il partito di Antonio Di Pietro ma anche il Terzo Polo ha invece votato a favore.

Più in dettaglio, la Camera ha respinto innanzitutto il mantenimento del primo articolo del testo, quello che cancellava le parole “le province” dal Titolo V della Costituzione (225 i voti contrari, 83 quelli a favore, 240 gli astenuti). Poi, è stata bocciata l’intera proposta di legge dell’Idv.

“Si è verificato un tradimento generalizzato degli impegni e dei programmi elettorali fatti da destra a sinistra – attacca Di Pietro – Tutti hanno fatto a gara nel far sognare gli italiani sul fatto che si sarebbe tagliata la casta eliminando le province e poi non hanno mantenuto gli impegni. In aula si è verificata una maggioranza trasversale: la maggioranza della casta”.

“Mi dispiace molto perché il Pd ha perso l’occasione per fare una cosa saggia, visto che se avessero votato a favore il governo sarebbe andato in minoranza”, rincara la dose il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini.

Il Pd risponde con Pier Luigi Bersani: “Non ci facciano per favore tirate demagogiche, noi abbiamo una nostra proposta che prevede di ridurre e accorpare le Province ma bisogna anche dire come si fa, perché le Province gestiscono un certo numero di cose importanti, come ad esempio i permessi per l’urbanistica”.