ROMA – Matteo Renzi ostenta ottimismo e come al solito si affida a Twitter per annunciare quella che a suo dire sarà un’altra piccola svolta. Il premier parla di Province, e del disegno di riforma costituzionale in discussione al Senato:
“Se domani passa la nostra proposta sulle province 3000 politici smetteranno di ricevere una indennità dagli italiani. La volta buona”.
Ma persino l’ottimista Renzi è costretto a iniziare il suo cinguettio con un “se”. Perché il cammino della riforma, in Senato, è tutt’altro che liscio. Nella giornata di martedì 25 marzo, infatti, il governo in Commissione va sotto due volte, su due emendamenti relativi al tetto di indennità al presidente della Provincia. E una terza volta, su una pregiudiziale di costituzionalità presentata da M5s se la cava per appena 4 voti.
Colpa delle assenze, in commissione prima (quella dell’ex ministro Mario De Mauro su tutte) e in Aula poi. Mercoledì sarà il giorno decisivo. In mattinata ci saranno le repliche del governo e il voto finale è atteso entro le 18.
I commenti sono chiusi.