ROMA – In arrivo una boccata d’ossigeno per la pubblica amministrazione. Il ministero guidato da Marianna Madia sta per sbloccare 1.300 assunzioni, mentre altre 800 sono in rampa di lancio, per un pacchetto di oltre 2 mila nuovi posti di lavoro. E’ quanto, stando a fonti vicine al dossier, prevede un decreto già firmato dalla ministra Madia, e in attesa della firma del titolare dell’Economia Pier Carlo Padoan.
Ora che l’operazione mobilità delle Province si è sostanzialmente conclusa le ‘chiamate’ possono quindi ripartire, ha detto la stessa ministra ospite a Porta a Porta. “Abbiamo concluso la più grande operazione di mobilità mai fatta in Italia, sono state ricollocate 20mila persone, e così adesso possiamo ricominciare ad assumere in modo regolare”.
Nel dettaglio si contano 1.315 nuove assunzioni, solo 12 per dirigenti, tra cui spiccano le infornate per il ministero dei Beni culturali (301), l’Inps (259) e il ministero della Giustizia – dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (130). Degli altri 788 posti da mettere a bando, per oltre la metà (407) è già prevista l’autorizzazione ad assumere.
I nuovi ingressi fanno capo ai budget accumulati nelle diverse annate. Qui non sono considerati i corpi di polizia, per cui si sono avute già diverse autorizzazioni, e la scuola, che ha potuto contare sul cosiddetto concorsone.