Quarantena coronavirus, ipotesi governo Conte: accorciarla a 10 giorni Quarantena coronavirus, ipotesi governo Conte: accorciarla a 10 giorni

Quarantena coronavirus, ipotesi governo Conte: accorciarla a 10 giorni

L’ipotesi del governo Conte sulla quarantena per chi ha avuto contatti con positivo al coronavirus: accorciarla a 10 giorni. Ma l’Oms frena

Accorciare la quarantena per chi è stato in contatto con un positivo al coronavirus da 14 a 10 giorni. Sarebbe questa l’ipotesi allo studio del governo Conte, secondo quanto scrive Repubblica. Un periodo che sarebbe una via di mezzo tra i 14 giorni previsti finora e i 7 giorni caldeggiati dalla Francia. 

Al momento il ministro della Salute, Roberto Speranza, resta cauto. “Come è noto l’Oms ha riconfermato come valida quarantena a 14 giorni. C’è un dibattito aperto. L’opinione prevalente è che si deve approfondire perché si può ipotizzare una riduzione. Ma la valutazione la faremo con il Comitato tecnico scientifico anche con gli altri Paesi Ue. Ci sono diverse soluzioni, noi ci inspiriamo al principio di prudenza”, ha fatto sapere. 

Il vice ministro Sileri possibilista

Più possibilista il vice ministro, Pier Paolo Sileri: “Si parla di ridurre il tempo perché forse servono meno di 14 giorni, ma è necessario fare lavori scientifici per dire se possiamo ridurla. Io penso che un buon compromesso sarebbe di fare 7 giorni di quarantena e poi fare il tampone e se sei negativo sei libero. Altrimenti con 14 giorni di quarantena per ogni contatto di una persona che risulta positiva rischia di bloccare troppe persone per troppo tempo”, ha detto a Radio Cusano Campus. 

E a SkyTg24 aveva aggiunto: “A cinque o a sette giorni per me è un rischio, da quattordici a dieci, se l’evidenza scientifica lo mostra, secondo me è auspicabile, esattamente come dovrebbe essere auspicabile un uso spregiudicato dei tamponi, per liberare dalla quarantena le persone”. 

La posizione dell’Oms

Ma per il momento l’Organizzazione mondiale della sanità non cambia posizione. La raccomandazione dei 14 giorni di quarantena, spiegano, “è basata sui dati disponibili sul periodo di incubazione; in sostanza il periodo medio è di 4-5 giorni, con un limite superiore di 14 giorni”.

“Alcuni Paesi – continua l’Oms Europa – stanno valutando una riduzione del periodo di quarantena combinata ad una attività di test, prendendo in considerazione sia le evidenze scientifiche che fattori sociali”.

E sulla Francia l’Oms dice: “L’esempio francese può essere visto come quello di un Paese che adatta la propria risposta al virus all’accettazione delle misure da parte del pubblico per poter aumentare l’adesione. Noi stiamo seguendo queste discussioni, ma difendiamo la nostra raccomandazione di una quarantena di 14 giorni per prevenire una ulteriore trasmissione”.

La lettera 150 degli accademici sulla durata della quarantena

A spingere per una rivisitazione della policy italiana sono invece i 250 accademici di diverse discipline che compongono ‘lettera 150’, il think tank che ha messo nero su bianco la propria posizione in un documento pubblicato mercoledì 9 settembre. 

“L’attuale policy sulla gestione del coronavirus seguita dall’Italia va rivista”, dicono. Secondo gli scienziati, infatti, “continuare a prevedere termini più lunghi e nella prassi assai incerti per la quarantena, e un ricorso ripetuto a tamponi per determinare la fine dell’isolamento, rischia di bruciare risorse preziose nel periodo di maggiore bisogno e di tenere in reclusione domiciliare migliaia di persone senza giustificato motivo”.

E gli esperti aggiungono: “Ad oggi, l’isolamento domiciliare obbligatorio per i soggetti Covid positivi si estende fino alla negativizzazione comprovata da due tamponi effettuati a 24-48 ore di distanza dopo un periodo di almeno 14 giorni dalla risoluzione dei sintomi”. “È urgente – conclude il documento – che si prenda atto delle indicazioni dell’Oms, declinandole sulla base della prassi seguita dai principali Paesi europei e delle evidenze epidemiologiche di questi mesi. La Francia, che ha portato addirittura a soli 7 giorni la quarantena, indica che non possiamo perdere altro tempo”. (Fonti: Repubblica, Ansa, SkyTg24, Radio Cusano Campus)

 

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