Quattro mesi senza ministro allo Sviluppo Economico: dai finiani ai sindacati, è bufera su Berlusconi

Pubblicato il 1 Settembre 2010 - 15:12 OLTRE 6 MESI FA

L'ex ministro dimissionario dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola

Quattro mesi senza un ministro, 120 giorni di interim al ministero dello Sviluppo Economico. E la polemica si gonfia, da più parti arriva la stessa richiesta al premier Silvio Berlusconi: nominare un nuovo ministro al posto del dimissionario Claudio Scajola, che se ne è andato a maggio per la storia della casa al Colosseo che sarebbe stata pagata in parte da Diego Anemone, capo della “cricca” degli appalti.

A chiedere a piena voce la nomina di un nuovo ministro allo Sviluppo Economico è prima di tutto il finiano Adolfo Urso che in un’intervista a La Repubblica dice: serve un ministro dello Sviluppo Economico a tempo pieno e il premier Berlusconi ne è consapevole. ”Tremonti è il miglior ministro dell’Economia in Europa – aggiunge Urso – ma non basta tenere sotto controllo le finanze pubbliche”.

Dal fronte sindacale si alza la voce di Vincenzo Scudiere, segretario confederale della Cgil e responsabile politiche del settore industriale che lancia l’allarme sul “vuoto di direzione politica” del ministero: “Industria e sviluppo – dice – sono un problema serio, soprattutto se si guarda alle crisi più dure che incombono sul nostro Paese: parlo in generale del Sulcis, dell’edilizia ma anche della Fiat. Dietro tutto questo si staglia ancora la crisi che, lungi dall’essere alle spalle, rischia di appesantire ulteriormente la disoccupazione nel nostro Paese. Proprio su questi temi si sentono sia l’assenza del governo sia quella di un ministro competente in materia”.

Duro anche il Partito democratico: “Berlusconi dovrebbe mettere la crescita ed il lavoro al centro dell’agenda politica, dedicarsi alle politiche industriali, nominare il ministro dello Sviluppo economico”, dice il responsabile economico Stefano Fassina. Proteste anche dall’Idv che con Massimo Donadi dice: “Berlusconi, sulla nomina del nuovo ministro per lo Sviluppo Economico, ha mentito e preso in giro gli italiani ed il presidente della Repubblica. Un vuoto politico ed operativo gravissimo in periodo di crisi economica, quando sarebbe indispensabile rilanciare la nostra politica industriale. Questa vicenda dimostra la debolezza di Berlusconi. Ma non di Tremonti, vero premier ombra, nelle cui mani c’è un’enorme concentrazione di poteri”.