ROMA – Pier Luigi Bersani e Silvio Berlusconi hanno scelto Franco Marini candidato al Quirinale. Lo hanno fatto insieme, con Scelta Civica. Lo hanno deciso e in serata hanno riunito i rispettivi gruppi parlamentari e hanno lanciato lo stesso appello: “Votate Marini compatti”. Ma se il Pdl ha detto sì, la sinistra s’è spaccata.
Il Pd è totalmente spaccato con moltissimi che giurano: non voteremo mai Marini. E Sel, che non ha nemmeno partecipato alla votazione sulla mozione di Bersani, ha fatto sapere che voterà per Stefano Rodotà, il candidato M5s.
Vendola addirittura paventa una scissione: “E’ la fine del centrosinistra”, sostiene.
All’interno del Pd è Matteo Renzi a pensare alla scissione o almeno a un cambio di dirigenza (con lui in testa) e poi dice: “Votare Franco Marini significa fare un dispetto al paese: si sceglie una persona più per le esigenze degli addetti ai lavori che non per l’Italia”. E poi: ”Sicuramente Rodotà e’ meglio di Marini, ma ce ne sono tanti meglio di Marini anche nel centrodestra. Lo dico conoscendolo”.
E poi ancora: “Marini? L’hanno fatto scegliere a Berlusconi, gli hanno presentato una rosa di nomi e hanno detto ‘scegli tu’. Al Pd – ha aggiunto – servirebbe uno scatto di orgoglio”.
Ma il dissenso è molto più dilagante nel Pd, tanto che addirittura la presidente Rosy Bindi dice: ”Se Franco Marini fosse il Presidente delle larghe intese, non sarebbe il mio presidente”. E Alessandra Moretti, che ha fatto anche parte della ”squadra” di Pier Luigi Bersani alle primarie, si è astenuta sul voto. ”Questa sera mi sono astenuta sul voto a Marini – scrive in un post su Facebook – perché ritengo che il nostro candidato alla presidenza della Repubblica debba trovare una più ampia condivisione nel gruppo parlamentare Pd nonché riscontrare maggiore consenso nella nostra base”.
”Non ci saranno 50-60 ‘renziani’ a non votare Franco Marini: credo che molte persone non vogliono votarlo e gli chiedo di essere sinceri. Non bisogna chiamarli franchi tiratori perché devono avere il coraggio di alzarsi e dire che non voteranno Marini. Non facciano il trucchetto di andare lì e scrivere un altro nome. Trasparenza è avere coraggio”.
Bersani comunque ha tirato dritto e ai suoi ha detto che la figura di Marini “è quella che è più in grado di realizzare le maggiori convergenze. E’ una persona limpida e generosa, uno dei costruttori del centrosinistra legato al lavoro ed al sociale”.Nonostante i no della sinistra e i sì da destra (Berlusconi ha riposto facendo di sì con la testa a chi gli chiedeva se Marini fosse il nome giusto, Pier Luigi Bersani va avanti. Ai suoi dice: “Marini è una soluzione ampiamente condivisa”, con Berlusconi, Pdl e Scelta Civica.
”Siamo in un mare mosso – dice Bersani – insieme alla larga coesione servirà esperienza politica, capacità ed esperienza. Marini sara’ in grado di assicurare convergenza delle forze di centrodestra e centrosinistra, ha un profilo per essere percepito con un tratto sociale e popolare. E’ una personalità di esperienza con con carattere di reggere le onde e con radici nel mondo del lavoro”.
Alla fine si mette a votazione la sua mozione, con Sel che esce sdegnata e la gente fuori (in testa i renziani) che protestano: finisce con 222 voti favorevoli nel Pd per Marini, 90 contrari e 30 astenuti.
Elettori Pd protestano: “Votate Rodotà”. Un gruppo di una decina di elettori del centrosinistra si è messo a protestare davanti alla riunione dell’assemblea dei Grandi elettori di Pd e Sel in vista del voto di domani sul Quirinale. I cittadini manifestano con cartelli che invitano al voto per Rodotà: ‘Se non votate Rodota’ non vi rivotiamo’ – si legge in uno dei cartelli mentre un altro recita ‘keep calm vote Rodota”.”Io non ce l’ho con Marini – dice uno dei manifestanti – mi è pure simpatico il punto è che bisogna dire no all’inciucio”. ”Io – dice una signora – ho votato per il Pd ma se va avanti così rischio di essere un ex elettore del Pd”.Contemporaneamente, in un’altra stanza a Montecitorio Berlusconi dice ai suoi le stesse parole: “Franco Marini è una persona positiva e seria e per noi non è una sconfitta”. Poi ha aggiunto: “Marini non è una persona di centrodestra a ha sempre dimostrato di essere sopra le parti”.
”Quando nel 2008 è caduto Prodi ha avuto un comportamento leale e corretto. Ha consegnato il mandato e si è andati a elezioni. Una sconfitta per noi era con nomi che stavano scendendo in campo. Attenzione però perchè non è detto che vada bene al primo voto. La Lega voterà Marini ma Renzi dice no. Votare compatti e non far mancare nemmeno un voto. Questa è la soluzione migliore”.
”Votate compatti – il monito di Berlusconi – così domani pomeriggio posso andare ad Udine per contribuire ad una nuova vittoria”.
I commenti sono chiusi.