ROMA – Quirinarie del Movimento 5 stelle, un grosso boh con un partito intorno. Le “primarie” on line del M5s per scegliere il proprio candidato Presidente della Repubblica dovevano essere un’operazione trasparenza, si sono rivelate un operazione di cui non si sa nulla. Anche prima dell’annullamento del voto “causa hacker”, non si sapeva quanti erano i votanti, quanti i voti, chi era in testa nelle consultazioni. Il Movimento 5 stelle non vuole rivelare nemmeno chi è la società che dovrà conteggiare i voti, e chi quella che dovrà verificarli. Non si sa nulla di nulla nel giorno in cui (il 12 aprile alle 21) le quirinarie si chiudono. Si sa solo che dietro tutta l’operazione c’è l’occhio vigile di Gianroberto Casaleggio e che “si sapranno tutti i dati lunedì”.
Per il resto solo suggestioni: c’è chi azzardava, ma solo leggendo i commenti sul blog di Beppe Grillo, che i più votati siano Gino Strada e Milena Gabanelli. Ma non c’è nulla di certo. Alla faccia della trasparenza.
Solo una piccola agenzia stampa parlamentare, Public Policy, riesce il 10 aprile a farsi spifferare da una fonte interna quanti hanno votato al momento: “350 mila circa su 800 mila iscritti al blog”. Ma poi i voti vengono annullati. E anche quelli che verranno, saranno tutti validi? Il deputato M5s, Roberto Fico, rivela che la Casaleggio associati avrà potere di cancellare dalla lista dei più votati i nomi “non idonei”. “La selezione – dice Fico – ovvero la cancellazione dei nomi che non hanno i requisiti (età, nazionalità, etc), sarà effettuata dalla Casaleggio Associati che lunedì renderà pubblici tutti i dati”.
Addirittura ieri i deputati M5s hanno improvvisato una piccola conferenza stampa per parlare delle Quirinarie ai giornalisti e Roberto Fico, che doveva fare da portavoce, si faceva dettare le risposte al telefono dalla Casaleggio associati. E alla domanda su quanti siano i votanti al momento e su chi scrutina i voti, la risposta è stata solo: “Il software per lo scrutinio è stato creato dalla Casaleggio Associati”, spiega Fico. Mentre “un ente terzo (per ora anonimo) verificherà e certificherà la procedura”. Quale ente? Non è dato sapere, “si saprà la prossima settimana”. “Si tratta di una grande società che abbiamo pagato per questo: è una società leader internazionale nella sicurezza informatica”, dice Fico. E il grande boh si allarga.
I commenti sono chiusi.