Quote rosa: crescono le donne nelle giunte comunali

ROMA, 15 LUG – Cresce la presenza delle donne nei posti di comando dei comuni italiani. Nei Comuni capoluogo di provincia che sono andati al voto, nell'ultima tornata amministrativa, la percentuale di rappresentanza femminile nelle giunte comunali e' passata dal 16% al 30%.

Il 21 aprile scorso il ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna e l'allora presidente dell'Anci Sergio Chiamparino avevano lanciato una campagna per incrementare la presenza delle donne nelle giunte comunali. Il dato sulla partecipazione di donne era infatti pari al 19% e la rappresentanza di genere era totalmente assente nelle giunte del 32% dei Comuni italiani.

Di fronte a questo ritardo, in occasione delle elezioni amministrative, il Consiglio nazionale dell'Anci aveva deliberato l'avvio della campagna che chiedeva ai candidati sindaco un'assunzione di responsabilità concreta a favore della parità di genere e di impegnarsi in particolare a garantire un'equa rappresentanza femminile nella composizione delle giunte.

Rimane tuttavia ancora molto da fare. Per quanto riguarda le donne sindaco la situazione è rimasta sostanzialmente immutata, erano 888 (il 10,9% dei sindaci italiani) prima delle elezioni, e sono ora 887. Dati i buoni risultati di questa sperimentazione sulle giunte, l'Anci ha reso noto che intende ripetere l'esperienza alle prossime tornate elettorali per estenderla anche agli altri organi delle amministrazioni locali. Nella Costituzione italiana, all'articolo 51, al primo comma, si legge che ''tutti i cittadini dell'uno e dell'altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza secondo i requisiti stabiliti dalla legge''. Inoltre il Testo Unico dell'ordinamento degli enti locali prevede che tutti gli statuti contengano ''norme per assicurare condizioni di pari opportunita' tra uomini e donne per promuovere la presenza di entrambi i sessi nelle giunte e negli organi collegiali del Comune''.

Non e' la prima volta che il mancato rispetto delle quote rosa causa, come e' avvenuto oggi a Roma, l'azzeramento della giunta comunale: nell'ottobre del 2009 il Tar del Lazio, sezione di Latina, ha annullato il decreto del sindaco di San Giorgio in Liri, un piccolo paese del Frusinate, che non attribuiva deleghe in giunta alle donne, riservandole soltanto agli uomini. Stessa cosa, e nello stesso periodo, avveniva nel barese, dove la prima sezione del Tar Puglia ha annullato la nomina di tutta la giunta comunale del Comune di Toritto. Una grana, questa, che ha riguardato anche l'amministrazione provinciale di Taranto: nel settembre 2009, per la prima volta in Italia, una giunta provinciale e' stata messa in 'stand-by' per non avere presenze in giunta. E al presidente Gianni Florido sono stati dati 30 giorni di tempo per ''riparare''.

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