Raffaella Paita gaffe: “Ministro aiutiamo lavoratori Ericsson?”. Ma era il Poletti sbagliato….

Raffaella Paita gaffe: "Ministro aiutiamo lavoratori Ericsson?". Ma era il Poletti sbagliato....
Raffaella Paita gaffe: “Ministro aiutiamo lavoratori Ericsson?”. Ma era il Poletti sbagliato….

GENOVA – I lavoratori della Ericsson rischiano il licenziamento e la capogruppo Pd della Liguria, Raffaella Paita, decide di scrivere direttamente al ministro del Lavoro Giuliano Poletti. “Ciao ministro, aiutiamo i lavoratori di Ericsson”, scrive la Paita, peccato che invii il messaggio WhatsApp al Poletti sbagliato. La capogruppo Pd infatti ha scritto infatti a Giampaolo Poletti, amico dell’attuale assessore ligure all’Ambiente, Giacomo Giampedrone, e lui ha pubblicato gli screenshot della conversazione su Facebook.

Il Secolo XIX scrive che tutto inizia quando la Paita si scheiera con i dipendenti Ericsson che protestano contro i licenziamenti annunciato e così telefono alla mano scrive al ministro Poletti per chiedere un incontro con i lavoratori. Il messaggio però viene ricapitato al Poletti sbagliato e un commento salta all’occhio: “Anche in vista delle elezioni”. Questa frase fa scattare Giampedrone, che decide di pubblicare la conversazone su Facebook:

“Bisogna stare attenti a chi si inviano i messaggi, cara Paita! ….Passi che la consigliera abbia scambiato il mio amico fraterno Giampaolo Poletti per il Ministro Giuliano Poletti e che da oggi in poi “il doc” per me sarà sempre il “Signor Ministro” ma vi rendete conto del livello di bassezza del PD in Liguria??? ….”Anche in vista delle elezioni sarebbe importante concederlo”. Ahi ahi cara Paita i lavoratori vanno tutelati sempre non “anche in vista delle elezioni”! E quanto alla fretta di riunire al più presto un tavolo, non è esattamente la stessa premura che hai auspicato dal tuo Ministro. Un po’ scorretto non trovate? Anche per questo, e per molto altro, l’undici giugno bisogna mandarli a casa. #cambiamoinsieme”.

La replica di Raffaella Paita dopo la sua gaffe non si è fatta attendere:

“Dopo il divampare della polemica, la capogruppo del Pd in Regione ha raccontato in una nota diffusa a inizio pomeriggio che «questa mattina un sindacalista mi ha chiamata per chiedermi di anticipare la discussione su Ericsson nella riunione dei capigruppo. E così mi sono subito attivata con il presidente Bruzzone. Poi si è tenuto l’incontro nel corso del quale, in un clima teso, i lavoratori hanno chiesto di stimolare il governo a concedere un faccia a faccia per la cassa integrazione. Ho inviato un messaggio per chiedere l’incontro».

Ancora: «Secondo il centrodestra dovrei vergognarmi perché ho scritto un sms al ministro Poletti per chiedergli di intervenire sulla vertenza Ericsson. Ma d’altra porte cosa dobbiamo aspettarci da gente che non ha mai difeso in vita sua i lavoratori? Non ho mica parlato di “bestie straniere” o messo “mi piace” a chi chiedeva di mettere gli stranieri o i gay nei forni. E se ho parlato di elezioni imminenti è solo perché non volevo che il centrodestra strumentalizzasse la vicenda Ericsson per fini elettorali. Il mio unico errore è stato quello di spedire il messaggio al Poletti “sbagliato”. Quando mi sono accorta dello sbaglio ho inviato l’sms al ministro del Lavoro. Naturalmente pubblicare sms privati (anche quelli in favore dei lavoratori) come il mio è una violazione della privacy e dimostra che la mia sensazione di “strumentalizzazione politica” era del tutto fondata».

 

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