Raffaella Paita si difende: “Se davo allerta commettevo abuso”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Aprile 2015 - 22:05 OLTRE 6 MESI FA
Raffaella Paita si difende: "Se davo allerta commettevo abuso"

Raffaella Paita si difende: “Se davo allerta commettevo abuso”

GENOVA – Raffaella Paita si difende dall’accusa di mancata allerta per cui è indagata  “Se davo l’allerta commettevo un abuso – afferma, – per dare l’allerta, avrei dovuto commettere un illecito amministrativo, un abuso di potere; perché dare l’allerta non era e non è in alcun modo in mio potere” ha spiegato.

“Mi viene contestata la cosiddetta “condotta omissiva” per il fatto di non aver dato l’allerta – ha spiegato ancora Paita -. Su questo punto bisogna essere chiari e le nostre leggi lo sono: la condotta omissiva può esserci solo se c’è un obbligo di azione che nella fattispecie non c’è”.

“Facciamo un esempio che può aiutare a capire la mia situazione: è come se l’assessore alla sanità, a fronte di un paziente a cui non vengano fatti degli esami, avesse il potere di imporli superando la responsabilità del medico. Nel mio caso, per dare l’allerta, avrei dovuto commettere un illecito amministrativo, un abuso di potere; perché dare l’allerta non era e non è in alcun modo in mio potere – ha sottolineata la candidata alle regionali -, come non è nel potere di un assessore alla sanità imporre degli esami ad un paziente. Lo confermano anche i documenti sulle allerte firmate in questi anni. Sono state firmate 100 allerte negli ultimi 10 anni: nessuna è firmata dall’assessore”.