Raggi nomine: fuoco amico M5S su Marra, l’uomo di Alemanno

Raggi nomine: fuoco amico M5S su Marra, l'uomo di Alemanno
Raggi nomine: fuoco amico M5S su Marra, l’uomo di Alemanno

ROMA – Raggi nomine: fuoco amico M5S su Marra, l’uomo di Alemanno? La nomina di Raffaele Marra a vice capo di gabinetto, che sta scatenando non poche polemiche, non è definitiva “ma solo temporanea” anzi “durerà solo qualche settimana per dare continuità amministrativa all’ufficio”. È quanto si apprende da fonti M5s del Campidoglio. “Si tratta di un passaggio temporaneo e Marra e gli uffici ne sono consapevoli”, è la precisazione.

La nomina di Marra, già collaboratore di Alemanno e Polverini è stata oggetto delle critiche dell’opposizione ma anche bersaglio di fuoco amico, troppa continuità con le amministrazioni precedenti che avrebbero ridotto Roma a un “cumulo di macerie”, come si è espressa Virginia Raggi alla Cnn nell’intervista concessa a Christiane Amanpour. Lui reagisce stizzito: “Non sono alemanniano. Mia revoca sarebbe allucinante”.

Roberta Lombardi, del mini-direttorio capitolino, tuttavia non fa misteri della sua perplessità: “Si dice anche che il vice capo di gabinetto potrebbe essere Marra che in passato ha lavorato con Alemanno? Ho conosciuto il dottor Marra ieri, ho letto anche io di questi suoi incarichi precedenti. Ora capiremo se è stata una nomina ponderata, ci sarà un approfondimento. Abbiamo anche l’umiltà di dire che, se facciamo dei piccoli errori, li rimediamo subito”. Lo ha detto oggi al programma di Rai Radio2 ‘Un Giorno da Pecora’, condotto da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. Non esattamente una benedizione.

Frongia avrà però un vice, anche se a La Stampa risulta che potrebbe essere una nomina già con le ore contate: Raffaele Marra, un ex della Finanza – proveniente dalla filiera di relazioni trasversali della Nunziatella, influente scuola militare di Napoli – che avrà potere di firma sugli atti di spesa esterni. Chi è Marra? A 44 anni ha già una lunghissima navigazione.

È stato all’Unire – dietro i cavalli, una specie di agenzia di collocamento della politica romana – quando comandava Franco Panzironi, che lo portò poi in Campidoglio (direttore delle Politiche abitative) con Gianni Alemanno – mondi che rispuntano – dopo un transito in Regione con la Polverini (il Consiglio di Stato eccepì: «Violati i principi di trasparenza, pubblicità e obbligo di motivazione»). Marra resistette (sia pure ridimensionato) nella stagione Marino. È stimato da Arturo Parisi, fondatore dell’Ulivo. Insomma, pieno uomo trasversale. (Jacopo Jacoboni, La Stampa)

 

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