Raggi: “O Marra o mi dimetto”. E M5S Roma si ricompatta

Raggi: "O Marra o mi dimetto". E M5S Roma si ricompatta
Raggi: “O Marra o mi dimetto”. E M5S Roma si ricompatta

ROMA – Raggi: “O Marra o mi dimetto”. E M5S Roma si ricompatta. “Se è vero che ho minacciato di dimettermi per il caso Marra? Ma no, chi lo avrebbe detto? Non ne so nulla. Se potrei rinunciare a Marra? Tutte le decisioni sono già state prese. Quando l’interpello sarà finito vedrete”: il sindaco di Roma Virginia Raggi cade dalle nuvole, ma quotidiani e media hanno gioco facile a risolvere la semplice equazione. Contro il controverso capo del personale (23mila dipendenti) Raffaele Marra, ci sono i consiglieri e i parlamentari grillini, quelli della prima ora, lo stesso Grillo che fa sondaggi per raccogliere pareri e consiglia al sindaco di dirottarlo in posizioni meno elevate: come fa restare al suo posto?

“Marra o mi dimetto”, quindi, per la semplice ragione che se nella seconda ipotesi a casa ci vanno anche i “portavoce” del popolo e il Movimento si schianterebbe alla prima vera prova di governo. E’ il realismo politico dunque che ricompatta i 5 Stelle. Incontro fiume ieri sera tra la sindaca di Roma Virginia Raggi, i consiglieri pentastellati e gli assessori.

La riunione in Campidoglio va avanti dalle 19.30 ed è centrata sulla rotazione dei dirigenti capitolini, su cui formalmente decide la sindaca, ma che si è deciso sia sul piatto anche di giunta e maggioranza. Le parole d’ordine a Palazzo Senatorio, infatti, negli ultimi tempi sono “decisioni condivise”. Di qui il summit di stasera: scegliere tutti insieme l’allocazione migliore di ciascun direttore di dipartimento.

Tra i tanti dirigenti i fari sono puntati su Raffaele Marra: al centro di numerose polemiche per i suoi passati incarichi con le amministrazioni di centro-destra, era stato prima nominato vice capo di Gabinetto vicario di Virginia Raggi, poi solo vice capo di Gabinetto, ora è a capo del dipartimento al Personale e qui potrebbe rimanere. Nonostante i malumori di parte del Movimento Cinque Stelle, è probabile che alla fine l’amministrazione Raggi decida di non spostarlo – come sostenevano alcuni rumors – al dipartimento al Commercio.

Sempre Marra è stato l’oggetto principale di un giro di telefonate fatto di persona dal leader del Movimento Cinque Stelle, Beppe Grillo, ai consiglieri comunali di Roma. “È stata una telefonata molto breve, ieri pomeriggio – racconta il pentastellato Angelo Diario – Grillo mi ha chiesto soprattutto cosa ne pensassi di Marra e gli ho dato un parere positivo per le esperienze che ho avuto con lui. Sicuramente ha sentito anche altri consiglieri ma non so chi e non so quanti”.

In mattinata, ad esempio, il capogruppo dei Cinque stelle sostiene di non essere stato chiamato. Poi spiega: “Dopo tanti anni mettiamo in pratica l’interpello, un sistema previsto dalla legge con cui si chiede ad ogni dirigente che deve ruotare una preferenza su dove andare. I dirigenti del Comune in scadenza hanno già segnalato le proprie preferenze e in questi giorni dovrebbero iniziare la rotazione. La pozione di Raffaele Marra? È un dirigente come tutti gli altri, e su di lui come su tutti gli altri sceglierà la sindaca”.

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