Rai, le scelte di Monti agitano i partiti

ROMA – Per i partiti la mossa di Mario Monti di prendere il controllo delle nomine Rai è stato un vero blitz. Quasi un commissariamento dell'azienda si sussurra nei palazzi della politica, mentre gia' si immaginano Anna Maria Tarantola e Luigi Gubitosi' girare per i corridoi di viale Mazzini con la scure in mano.

Dopo la rivolta a caldo del Pdl, che aveva tuonato contro il premier per la ''gravissima ingerenza'' sulla nomina del direttore generale (che deve invece essere ratificata dal Cda), si e' sbollita, almeno in parte, la rabbia del centrodestra. Ma le perplessita' restano, soprattutto sul siluramento di Lorenza Lei. Il partito di Berlusconi evidentemente puntava ad una riconferma dell'attuale Dg (che ha dato ''ottima'' prova di se' dicono a Via dell'Umilta') senza pero' fare i conti con l'esigenza di un radicale ''rinnovamento'' sentita dal presidente del Consiglio.

Lo ha detto chiaramente il segretario del Pdl: ''I nomi che il presidente Monti ha fatto per la Rai – ha affermato Angelino Alfano da Santa Margherita Ligure – sono ottimi nomi, non abbiamo nulla da obiettare sul piano dei curricula. Ci chiediamo solo perche' sia stata sostituta Lorenza lei che aveva ottenuto ottimi risultati aziendali. E una azienda si misura per i risultati'''.

Quanto al Pd, il segretario Pier Luigi Bersani ha dato l'ok alle nomine di Monti ma ha fatto sapere che restera' sulla linea del Piave: il Partito Democratico non remera' contro e votera' dunque per Anna Maria Tarantola ma non partecipera' alle nomine e non indichera' quindi i 'propri' consiglieri nel Cda. Un modo per rimarcare la necessita' che i partiti restino fuori dalle nomine. Ha continuato a martellare Antonio Di Pietro che ha polemizzato con la ''tv dei banchieri'': ''Monti, dopo che aveva detto che i poteri forti lo avevano abbandonato, subito ha nominato rappresentanti di poteri forti'', ha attaccato il leader di Idv al quale ha fatto eco il capogruppo Massimo Donadi: ''Tarantola e' persona autorevole e competente, ma che c'azzecca con la Rai?''.

Soddisfatto, invece Pier Ferdinando Casini. Il leader dell'Udc ha promosso le nomine ma non si e' sperticato in complimenti (''nomine buone'', si e' limitato a dire). Con il premier si e' felicitato il presidente della Camera Gianfranco Fini che ha espresso il suo apprezzamento ''per la qualita' delle nomine Rai: ''personalita' di alto livello manageriale che possiedono autonomia e indipendenza''.

A difendere la nomina 'controcorrente' di Anna Maria Tarantola', e' stato il ministro Corrado Passera: ''E' una persona – ha detto – che puo' garantire governance e indipendenza'' e la capacita' di ''tirar fuori tutte le energie che la Rai ha dentro di se' e non ha potuto ancora valorizzare pienamente''.

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