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Rai: Marcello Foa lo scrittore, Fabrizio Salini il manager. Chi sono i nuovi capi

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Rai: Marcello Foa lo scrittore, Fabrizio Salini il manager. Chi sono i nuovi capi

ROMA – Marcello Foa lo scrittore, Fabrizio Salini il manager: ecco chi sono le due figure proposte dal ministro dell’Economia Giovanni Tria come consigliere di amministrazione e amministratore delegato della Rai. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Foa sarà votato dalla commissione di Vigilanza per la carica di presidente dell’azienda di viale Mazzini.

Chi è Marcello Foa

Nasce il 30 settembre 1963 a Milano. Laureato in Scienze politiche all’Università degli Studi di Milano. Giovane studente lavoratore in Svizzera, inizia la sua carriera nel 1984 a Lugano, alla Gazzetta Ticinese e poi nel 1987 al Giornale del Popolo, due quotidiani ticinesi.

Nel maggio 1989, all’età di 25 anni, vince il premio giornalistico Lucini per la miglior prova scritta all’esame dell’Ordine dei giornalisti per l’iscrizione all’albo dei professionisti, con una dissertazione sulla situazione politica americana.

Nel novembre 1989 è assunto a il Giornale come viceresponsabile esteri. Nel 1992 il direttore Indro Montanelli pubblica una lettera aperta di Marcello Foa intitolata “Sul carro degli onesti”, aggiungendo una sola riga di commento: “Questa lettera, caro Foa, potrei averla scritta io”, un onore riservato a pochissimi giornalisti. L’anno dopo lo stesso Montanelli lo nomina caporedattore esteri.

Da subito Foa ha l’opportunità di viaggiare all’estero, si occupa del processo di unificazione tedesca, viene mandato regolarmente a Mosca dove assiste al crollo dell’Unione sovietica e alla fasi successive (era Eltsin, era Putin, fino al 2008). Nella seconda metà degli anni Novanta segue il processo di creazione della moneta unica europea e le trattative per l’adesione dell’Italia all’euro. E’ stato uno degli ultimi giornalisti a intervistare il premier israeliano Ytzhak Rabin, poche settimane prima del suo assassinio. Nel corso degli anni si specializza come analista di geopolitica e geostrategia.

Nel 2003 il governo statunitense invita un gruppo di appena otto giornalisti europei specializzati in politica estera a compiere un viaggio di studio dietro le quinte dell’Amministrazione, con visite e incontri alla Casa Bianca, al Pentagono, al Dipartimento di Stato, nell’ambito del progetto Visitor Program. Marcello Foa è l’unico giornalista italiano a partecipare.

Nel 2004 affianca alla carriera giornalistica un percorso accademico. Fonda con Stephan Russ-Mohl l’Osservatorio Europeo di Giornalismo presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università della Svizzera Italiana (USI), un istituto che si propone di promuovere la qualità nel giornalismo e a stabilire ponti tra l’editoria e il mondo accademico e tra le diverse culture giornalistiche in Europa. L’Osservatorio europeo di giornalismo oggi viene declinato in dieci lingue e ha stabilito partnership strategiche con Istituti e università prestigiose come Reuters Institute di Oxford, Erich-Brost Institut di Dortmund, Medienhaus di Vienna, la Scuola di giornalismo e comunicazione dell’Università dell’Oregon (USA). L’Osservatorio ha ricevuto nel 2005 il Media Award come miglior istituto di ricerca svizzero dal Verein Qualität im Journalismus (Associazione per la qualità nel giornalismo).

L’istituto è stato diretto, sin dalla fondazione, dal professor Russ-Mohl, Foa in questi anni ha mantenuto la carica di vicedirettore con incarichi prevalentemente strategici. Nell’ambito delle ricerche accademiche, si è specializzato sul fenomeno dello spin politico, sulla multimedialità e sul ruolo dei media nel giornalismo arabo.

Dal 2004 tiene corsi di giornalismo e comunicazione sia a livello di bahcelor che di master. Attualmente insegna “Comunicazione e media nell’ambito delle relazioni internazionali” all’Usi.

Per diversi anni ha tenuto corsi di giornalismo internazionale al master di giornalismo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e ha insegnato anche ai Corsi del Master in giornalismo presso l’Università degli Studi a Milano e, tuttora, ai Corsi di giornalismo della Svizzera Italiana. Da oltre un decennio viene invitato regolarmente a partecipare a convegni accademici e a tenere lezioni e conferenze.

Nell’agosto 2005 viene nominato inviato speciale de il Giornale, e segue in particolare i processi elettorali negli Stati Uniti, in Germania, in Gran Bretagna, in Francia, nonché compie reportages economici in Italia e sulla questione islamica sulle due sponde del Mediterraneo specializzandosi nelle questioni geostrategiche e geoeconomiche.

Nel 2006 l’Unesco lo invita in qualità di relatore al Convegno internazionale su “Media ed Etica” svoltosi ad Ankara.

Dal 2007 cura il blog indipendente Il cuore del mondo, molto seguito e selezionato per 4 anni di fila (2014- 2017) nella Top 10 di Macchianera Awards nella sezione blog politici e d’opinione.

A partire dalla fine degli anni Novanta studia e approfondisce la multimedialità e il giornalismo digitale, analizzando correttamente e con anticipo l’evoluzione dell’editoria, competenze che a fine 2010 gli valgono la guida del sito ilgiornale.it.

Nell’estate 2011 lascia il Giornale e diventa direttore generale del gruppo editoriale Timedia Holding SA di Melide (Svizzera) e del quotidiano Corriere del Ticino, il più importante e più antico quotidiano della Svizzera Italiana, controllato da una Fondazione che dal 1891 ha come mandato la difesa della libertà di stampa e del pluralismo nella Svizzera Italiana.

Un anno dopo, Foa assume anche la carica di amministratore delegato sia della Società Editrice del Corriere del Ticino SA di Muzzano (Svizzera) sia del gruppo (TImedia, in seguito mediaTI Holding, è confluito nel gruppo della Società Editrice del Corriere del Ticino SA).

Il gruppo include, oltre al Corriere, principale quotidiano della Svizzera Italiana, la prima tv privata Svizzera (TeleTicino), la radio privata più ascoltata della Svizzera Italiana (Radio 3i), due siti di informazione (cdt.ch e ticinonews.ch), il settimanale Extra Sette, una tipografia Centro Stampa SA e la concessionaria pubblicitaria MediaTi marketing. Foa è Amministratore delegato di tutte le società del Gruppo, ad eccezione del Centro Stampa.

Il gruppo detiene il 45% della Rezzonico Editore e di 2R Media, a sua volta proprietaria dei settimanali Il Caffè della domenica e Tessiner Zeitung. Foa è membro del Consiglio d’amministrazione dal 2015, attualmente con la carica di vicepresidente.

Dal 2016 siede nel Consiglio d’amministrazione della WEMF, l’Istituto di ricerca che rileva e certifica tirature e lettorati di tutte le testate svizzere in rappresentanza dell’Associazione degli editori della Svizzera Italiana, Stampa Svizzera.

Nel corso della sua carriera giornalistica ha collaborato con varie testate radiotelevisive, tra le quali BBC Radio (di cui è stato collaboratore dall’Italia per un decennio), Rai Radio 3, Rai 1, RSI e ha partecipato a molti programmi radiotelevisivi sia in Italia (Rai2, Rai Radio 1, Radio 24, Canale 5, Italia 1, Rete 4, La7), sia all’estero (CNBC, BBC, Russia Today, Arté).

Ha ricevuto nel 2013 il Premio delle Arti e della Cultura per il giornalismo.

Dal 2014 è vicepresidente di Asimmetrie,l’associazione italiana per lo studio delle asimmetrie economiche fondata e presieduta dal professor Alberto Bagnai, carica attribuitagli come riconoscimento per i suoi studi sul mondo dei media.

Nel 2015 vince il premio Poestate per i suoi romanzi e i suoi saggi.

Ha scritto quattro libri (due saggi e due romanzi) e curato una pubblicazione accademica.

Il primo è un saggio, Gli stregoni della notizia (2006, Guerini e associati editore), sulle tecniche dello spin, che è stato adottato da diverse università italiane e che è diventato un classico della comunicazione.

Nel 2008 ha pubblicato assieme a Natasha Fioretti Islam and the Western World: the Role of the Media, per l’Università della Svizzera Italiana.

Ha scritto due romanzi di grande successo basati su storie vere: nel febbraio 2010 raccoglie e pubblica nel libro Il ragazzo del lago, edito da Edizioni Piemme, la straordinaria storia di Aimone Canape, ultimo partigiano testimone della cattura di Benito Mussolini tra Musso e Dongo, nel 1945. Nella primavera 2012, sempre per Piemme, Il bambino invisibile, la storia di Manuel Antonio Bragonzi, un bambino cileno costretto dall’odio dei suoi compaesani a scappare e a vivere da solo nel bosco per tre anni.

La sua opera più recente è il saggio Gli stregoni della notizia – Atto secondo. Come si fabbrica informazione al servizio dei governi (2018, Guerini e associati editore), versione aggiornata e ampliata de Gli stregoni della notizia, che ha ottenuto critiche entusiastiche ed è rimasto in testa a lungo alle classifiche di vendita settoriali su Amazon e su Ibs.

E’ membro di diverse associazioni culturali e civiche.

Chi è Fabrizio Salini

Nato a Roma nel 1967, è un dirigente d’azienda italiano. Consegue la laurea in scienze politiche presso l’università La Sapienza di Roma.

Dal 2003 al 2011 ha ricoperto il ruolo di vice president of entertainment channels di Fox International Channels Italy, gestendo tutta l’area dei canali di intrattenimento del gruppo. In questo periodo ha contribuito alla nascita di canali come Fox Life, Fox Crime e Fox Retro.

Nel 2011 passa a Sky Italia come head of entertainment and cinema programming gestendo i canali Sky Uno e Sky Cinema.

Nel 2012 è entrato a far parte del board of directors di Switchover Media con il ruolo di head entertainment & factual channels curando il lancio dei canali Giallo e Focus.

Nel 2013, con l’acquisizione di Switchover Media da parte di Discovery Italia, diviene vice president content fiction & kids del gruppo.

Nel febbraio 2014, occupa il ruolo di amministratore delegato di Fox International Channels Italy.

Il 26 novembre 2015, viene nominato direttore di LA7 e LA7d lasciando la carica dal 1º giugno 2017.

 

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