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Rai, Padoan: “Nuovo Cda con la legge Gasparri”

di Emiliano Condò |30 Luglio 2015 0:51

Rai, Padoan: “Nuovo Cda con la legge Gasparri”

ROMA – L’invito a “procedere quanto prima al rinnovo” del Cda Rai è contenuto in una lettera inviata alla commissione di Vigilanza dal ministro Padoan. Il titolare dell’Economia chiede di “comunicare le designazioni di spettanza della Bicamerale, secondo quanto previsto dalla legge Gasparri.

“Sono a chiederle – si legge nella lettera di Padoan – di voler cominciare le designazioni di spettanza della commissione al fine di procedere quanto prima al rinnovo dell’organo amministrativo della società”. Di fatto, si chiede di procedere secondo la legge Gasparri. Nella lettera Padoan ricorda che “con l’approvazione il 25 maggio scorso del bilancio Rai dell’esercizio 2014 è venuto a scadenza il mandato del consiglio di amministrazione nominato nel 2012. Come a lei noto – prosegue il ministro rivolgendosi al presidente della Commissione di vigilanza Rai, Roberto Fico – l’attuale normativa di riferimento prevede che il Consiglio di amministrazione della società sia composto di nove membri nominati dall’assemblea di cui sette designati dalla commissione da lei presieduta”.

Padoan ricorda inoltre che “come noto i consiglieri di amministrazione Rai devono possedere specifici requisiti indicati dalla normativa di riferimento e dallo statuto e sono rieleggibili una sola volta”. Proprio in relazione a questo, la richiesta “di voler cominciare le designazioni di spettanza della commissione al fine di procedere quanto prima al rinnovo dell’organo amministrativo della società”.

In aula al Senato, due senatori membri della vigilanza, Alberto Airola (M5s) e Jonny Crosio (Lega) hanno annunciato che la Commissione potrebbe essere convocata già all’inizio della settimana prossima per la designazione dei 7 membri di competenza per il rinnovo del Cda Rai. Airola ha anche sottolineato che da parte dei “membri del Pd della Camera c’è stata una pressione affiché la riunione della vigilanza sia convocata quanto prima, martedì o mercoledì”.

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